Antoci e Mattiello per parlare di legalità e di antimafia a Mondovì

21 giugno 2019 | 11:35
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Antoci e Mattiello per parlare di legalità e di antimafia a Mondovì

Venerdì 21 giugno, all’Antico Palazzo di Città (a Piazza)

Mondovì. Saranno Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi, in Sicilia, e Davide Mattiello, consulente della commissione parlamentare antimafia gli ospiti dell’evento organizzato dal settimanale “Provincia granda” in occasione del 150° compleanno del giornale. L’incontro è pubblico ed è inserito tra i corsi di formazione dell’Ordine dei Giornalisti. Si svolgerà venerdì 21 giugno, alle 17,30 all’Antico Palazzo di Città, nella parte alta di Mondovì. Si parlerà di legalità, di infiltrazioni mafiose nel nord Italia, del modo in cui il giornalismo deve affrontare questi temi quando, in apparenza, il territorio da cui partono i progetti criminali è lontano solo dal punto di vista geografico.

Il giornalista d’inchiesta Paolo Borrometi, annunciato nei giorni scorsi, non sarà presente all’evento a causa di problemi personali. Sarà proiettato, in video, un suo intervento.

Giuseppe Antoci, autore, insieme al giornalista Nuccio Anselmo, de “La mafia dei pascoli – La grande truffa dell’Europa”, è inventore del “protocollo” che porta il suo nome e che è diventato “legge dello Stato” in materia di certificazione per l’erogazione dei fondi europei. Per Antoci si tratta di un ritorno, perchè già ospite del giornale nel 2016, nell’ambito di “Aspettando Collisioni”. È tuttora sottoposto a misure di sicurezza molto stringenti perchè ha subito, nel 2016, un feroce attentato nelle colline dei Nebrodi, scampato solo grazie all’intervento della scorta e degli uomini della Polizia di Stato. Grazie al protocollo il Comune di Troina e il Parco dei Nebrodi, ad esempio, hanno revocato oltre 4 mila ettari di terreno ad aziende in odor di mafia. Sempre grazie al protocollo Antoci, le procure di mezza Sicilia hanno bloccato affari e truffe di imprenditori legati al clan. Scoprendo anche minacce per avere terreni, per poi chiedere contributi con prestanome.

Il metodo è poi diventato poi legge, e quindi codice nazionale, grazie alla presentazione, in Parlamento, da parte del relatore indipendente Davide Mattiello, citando il “Protocollo Antoci” come uno dei tre cardini fondanti il nuovo Codice Antimafia. L’ex parlamentare, torinese, ha una storia nell’antimafia sociale, come presidente di Libera Piemonte e di altre associazioni sul territorio. Membro del Consiglio regionale del Forum del Terzo Settore e, da parlamentare, membro della Commissione Giustizia e della Commissione parlamentare antimafia, nella quale ha coordinato il V Comitato (Testimoni di Giustizia, collaboratori, vittime di mafia). Numerose le sue pubblicazioni: “Adesso, fare nuova la politica”, “La mossa del riccio”, “Tanti auguri ragazzi!”, “L’onere della prova”, e “L’inizio”.