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Rischia di tardare la salita agli alpeggi più alti in alcune zone della provincia di Cuneo, Confagricoltura chiederà alla Regione norme più flessibili

30 maggio 2019 | 16:28
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Rischia di tardare la salita agli alpeggi più alti in alcune zone della provincia di Cuneo, Confagricoltura chiederà alla Regione norme più flessibili

La neve ancora consistente a certe altitudini potrebbe far slittare la partenza dei malgari

Provincia. Le piogge che nelle settimane scorse hanno interessato la provincia di Cuneo si sono rivelate preziose per l’approvvigionamento di risorse idriche utili al prosieguo dell’annata agricola, ma in alta quota, specie in alcune vallate, le precipitazioni a carattere nevoso sono andate ad aggiungersi alla neve ancora presente sui pascoli e pendii, col rischio di ritardare l’ormai prossima salita agli alpeggi di mandrie e greggi dei tanti malgari cuneesi.

Dopo aver raccolto numerose segnalazioni preoccupate da parte degli operatori del settore, Confagricoltura Cuneo sottoporrà al futuro assessore regionale all’Agricoltura questo scenario che rischia di non permettere il rispetto dei giorni di monticazione previsti dalle normative per accedere ai premi della Domanda Unica e del Psr. Si tratta di obblighi precisi sui giorni di pascolamento, per non incorrere in sanzioni o decurtazioni dei premi.

“Considerato uno scenario meteorologico sempre più incerto, agli imprenditori agricoli servono normative altrettanto flessibili che tengano conto delle possibili e sempre più frequenti anomalie climatiche che li obbligano giocoforza a rivedere la programmazione aziendale – dichiara il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio –. Non si può pensare che il meteo rispetti gli obblighi normativi, mentre al contrario vanno immaginate disposizioni che considerino la variabile climatica e la sua inevitabile incidenza sul lavoro degli agricoltori e, in questo caso specifico, di chi lavora in alta quota tra numerose altre difficoltà”.