Peveragno, la Compagnia del Birùn tra l’Alpino Andrea e la Via Francigena

16 maggio 2019 | 07:24
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Peveragno, la Compagnia del Birùn tra l’Alpino Andrea e la Via Francigena
Peveragno, la Compagnia del Birùn tra l’Alpino Andrea e la Via Francigena
Peveragno, la Compagnia del Birùn tra l’Alpino Andrea e la Via Francigena

Ospite della rassegna organizzata dal Comune di Borgo San Dalmazzo commemorazione della Resistenza, con la messa in scena di suo spettacolo in nuova versione «Alpino Andrea», ri-allestito, all’Auditorium Bertello

Peveragno. È un «omaggio a tutte quelle donne e quegli uomini che hanno saputo resistere all’orrore della guerra con la forza della dignità e dell’amore per la vita». Si tratta di vera testimonianza, del «reduce di Russia» peveragnese, finito prigioniero dei russi, raccolta in sua pubblicazione dallo storico Giovanni Magnino, vissuta in parallelo con le sofferenze dei civili, delle famiglie, a casa.

Una sintesi è stata offerta, la sera del 30 aprile, nella Biblioteca peveragnese, Salone di Casa Ambrosino, nell’appuntamento corale di celebrazione della «Liberazione» («Il diritto di resistere», nell’ambito della rassegna «Tutti gli uomini nascono liberi ed uguali…», protagonisti anche Gigi Garelli, dell’Istituto Storico della Resistenza, Anna Grosso poetessa e scrittrice locale, Nicola Pettorino, scrittore e storico). La rappresentazione è finita con intenso e struggente «Cessate di uccidere i morti». L’affiancarsi di due volitive personalità femminili come la regista bovesana Elide Giordanengo e la presidente del Birùn Simona Grosso ha portato ad ampliamento della rappresentazione vista in alcune occasioni in questi ultimi tre anni, adeguandosi sempre all’organico a disposizione. I peveragnesi si son portati «l’albero» della scenografia, rappresentante Peveragno, direttamente «da casa». Maggiormente è stata curata la biografia del personaggio, Andrea Oggero, classe 1916, cantoniere, che chiese nel 1950 riconoscimento delle sue peripezie, vissute in un infinito servizio militare protrattosi per lo scoppio della guerra, caporalmaggiore (dal 1940), fin alle campagne di Grecia e Russia, catturato dai sovietici, prigioniero per due anni. Il racconto diventa corale parlando delle sofferenze della popolazione civile, soprattutto femminile, tra fame e bombardamenti, con tratti anche urbani, senza trascurare personaggi marginali (come la «prostituta per necessità», quasi crocerossina, interpretata dalla stessa Grosso). La colonna sonora resta offerta dai canti a tema dell’ottetto «Musicantum».

Continua, per il quinto anno, il cammino della Compagnia del Birùn, in collaborazione con il C.A.I. di Peveragno, sulle orme dei pellegrini che hanno percorso la Via Francigena, lasciandosi ispirare dai pittoreschi paesaggi e dalla saggezza del cammino. «Perché al cammino non importano le differenti motivazioni di chi lo percorre, né la sua provenienza. Il cammino rende consapevoli che si è tutti accomunati dal viaggio e condividerlo arricchisce chi sa camminare insieme».
Si ricorda che è un evento riservato ai soci della Compagnia del Birùn.

Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 ottobre la partenza sarà in pullman da Peveragno per Bagno Vignoni, punto di arrivo l’anno scorso, con la sua «Piazza delle sorgenti», una vasca rettangolare, di origine cinquecentesca. Si scenderà verso la Cassia, attraversando il fiume Orcia. Tappa sarà la splendida ed arroccata Radicofani, roccaforte del ribelle Ghino di Tacco, sin a Ponte a Rigo. Il costo previsto è di 210 euro a persona (acconto pari a 100 euro a persona da versare con bonifico alla Compagnia del Birùn, alla Cassa Rurale ed Artigiana di Boves filiale di Peveragno – codice iban IT 13 J 08397 46610 000040120398). Per informazioni telefonare al 347.3333475 o rivolgersi alle sede C.A.I. Peveragno, Roberto Torra. La quota comprende: viaggio in pullman; mezza pensione in hotel dalla cena del 4 alla prima colazione del 6 ottobre, escluse bevande, esclude pranzi dei giorni 4, 5e 6, eventuali ingressi o visite guidate (tessera Birùn 11 euro)