“Perchè in aree montane e collinari manca o è carente il segnale RAI?”

2 maggio 2019 | 11:25
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“Perchè in aree montane e collinari manca o è carente il segnale RAI?”

Interrogazione del senatore Mino Taricco (PD) al ministro dello sviluppo economico

Il senatore Mino Taricco, insieme ai colleghi Cirinnà, Magorno, Pinotti, Iori, Stefano, Rojc, Messina, Parrini, Alfieri, Vattuone, Biti, D’ Alfonso, Cucca, Laus, Manca, Sbrollini, Ferrazzi, Boldrini Paola, Garavini, Marino, Malpezzi, Sudano, Patriarca, Fedeli, interroga il Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere il superamento dei disagi che i territori montani e collinari di troppe aree del paese, ed in particolare delle valli piemontesi, con un focus specifico sulla situazione della Valle Maira. Questi territori stanno subendo anche questa mancanza di servizio relativa alla cattiva o assente ricezione del segnale RAI, il cui accesso dovrebbe essere garantito a tutta la popolazione italiana, quale prerequisito minimo di quello che è un servizio base per una televisione pubblica.

A seguito di accertamenti tecnici e verifiche su tanti territori ed in particolare nelle vallate montane ed in alcune aree collinari, anche con il concorso di personale RAI, è emerso come molti siano ancora i problemi di ricezione del segnale della RAI, e come le cause siano diverse e molteplici, in particolare in alcune zone della Valle Maira è stato appurato che il problema sarebbe determinato da un’interferenza di intensità variabile sul segnale RAI che inibirebbe il corretto funzionamento dei ripetitori a monte, in particolare della postazione di San Martino di Stroppo, funzionante, ma con gravi problemi di ricezione. Tale sito, concesso in comodato d’uso gratuito dalla Rai alla Regione Piemonte e all’ Unione Montana Valle Maira, in occasione del passaggio al sistema di radiodiffusione digitale terrestre, ha infatti il compito di ricevere e ritrasmettere il segnale agli altri apparati a monte, ma registra conseguenti mancanze di copertura su tutta la media-alta valle.

Afferma il Senatore Taricco: “Nel 2019 sono ancora numerosi gli abitanti, soprattutto delle aree montane, e nello specifico appunto nella Valle Maira, che non vedono ancora le trasmissioni Rai. La recente indagine Corecom Piemonte ha registrato infatti un 19% di popolazione montana e collinare ed un 13% appartenente ai Comuni “parzialmente montani”interessati, escludendo di fatto dalla ricezione del segnale Rai, nel solo Piemonte, quasi 600 mila cittadini.

“Sul territorio piemontese – continua Mino Taricco – gli impianti di diffusione del segnale nazionale gestiti dalla Rai sono 28, di cui ulteriori 110 per il segnale regionale e altri 159 gestiti da Comuni e Unione di Comuni. Nonostante questa situazione, nella valle di Lanzo il segnale Rai è praticamente irraggiungibile dal 20% degli abitanti, in Val Susa dal 26%, percentuale che sale al 32% tra i Comuni dell’Alta Langa, al 41% tra i Comuni del Monviso, fino al clamoroso 58% della Valle Elvo. Anche nel Monregalese (16% senza segnale) e Cebano (13%) si segnalano grosse difficoltà di ricezione del segnale digitale terrestre dei canali RAI, problematica acuita negli ultimi mesi nella media ed alta valle, dove il segnale risulta assente per la maggior parte del giorno”.

“Ho quindi voluto interrogare il Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere azioni puntuali di risoluzione dei numerosi disagi, non più sostenibili dagli abitanti di tali aree, soprattutto in un momento come l’attuale di avanzata transizione digitale, e garantire così a tutto il nostro territorio, e soprattutto alle aree meno urbanizzate, la possibilità di accedere quanto meno a servizi di base quali l’accesso alla televisione pubblica, che è un prerequisito minimo che dovrebbe essere garantito a tutta la popolazione italiana.

In Valle Maira, alla luce della peculiarità e della specificità del problema e del fatto che tale territorio è stato individuato ed è oggetto di una delle sperimentazioni della Strategia Nazionale Aree Interne e conseguentemente oggetto sia di iniziative e sia di investimenti governativi con destinazione di risorse importanti, crediamo che azioni risolutive debbano essere messe in atto con la massima solerzia.” conclude così il Senatore Taricco

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al testo integrale dell’interrogazione