Il «Magau» propone l’esposizione «Sottosopra»

17 maggio 2019 | 13:53
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Il «Magau» propone l’esposizione «Sottosopra»
Il «Magau» propone l’esposizione «Sottosopra»
Il «Magau» propone l’esposizione «Sottosopra»

Iniziativa annuale della Associazione Artistico Culturale in Palazzo Samone, a Cuneo, dal 18 (inaugurazione) al 9 giugno

Cuneo. L’«Associazione Artistico Culturale Magau Onlus», con il patrocinio comunale, propone, dal 18 maggio al 9 giugno, con inaugurazione sabato 18 maggio alle 18, in Palazzo Samone (Via Amedeo Rossi, 4, telefoni 0171.444810/816), a Cuneo, la sua ventiseiesima esposizione collettiva annuale, «Sottosopra».

Parteciperanno gli artisti Valeria Arpino, Gemma Asteggiano, Cristina Bollano, Cesare Botto, Cornelio Cerato, Mario Conte, Christian Costa, Roberto De Siena, Marina Falco, Giulio Fantone, Cristiano Fuccelli, Adriana Giorgis, Pierluigi Manzone, Franco Marabotto, Paola Meineri Gazzola, Corrado Odifreddi, Massimo Ovidi, Maurizio Ovidi, Paolo Peano, Carla Siccardi, Claudio Signanini, Luigi Sostegni.

Momento collaterale sarà sabato 25 maggio alle 17,30, con Diletta Sereno in concerto d’arpa (gentilmente offerto dal Museo dell’Arpa «Victor Salvi» di Piasco)

Spiega il curatore Enrico Perotto: «Il titolo individuato dall’Associazione Magau gioca ironicamente con la disposizione delle sale espositive poste al piano terra e a quello superiore di Palazzo Samone, con ventidue proposte personali che rappresentano altrettante espressioni libere di forme, linguaggi e tecniche che documenteranno le ricerche personali e più attuali degli artisti associati, perfettamente orientati con la produzione artistica contemporanea. In concomitanza con la collettiva del Magau, si proporrà al pubblico anche un omaggio all’artista Berto Ravotti (Montaldo Mondovì, 1924 – Cuneo, 2014), con una selezione di opere di proprietà privata che documentano la sua ricerca pittorica figurativa d’intonazione informale, quella incentrata sulla raffigurazione di muri abrasi di interni domestici su cui si profilano sagome umane in forma di ombre, che sono diventate la caratteristica distintiva del suo fare arte, e le successive realizzazioni in cui le figure umane si dissolvono e al tempo stesso si moltiplicano, ottenendo un effetto visivo fotografico, che però viene annullato dalla moltiplicazione che le stesse immagini subiscono».