Busca, “Parliamo d’Europa” con Franco Chittolina

8 maggio 2019 | 15:30
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Busca, “Parliamo d’Europa” con Franco Chittolina

Un incontro sulla “Patria d’Europa”

Busca. “Interessante oltre ogni più rosea aspettativa…” questo è la frase che accomuna i commenti di coloro che, lunedì 6 maggio, hanno partecipato all’incontro organizzato dall’associazione #Buscaguardalfuturo dal titolo “Parliamo d’Europa: da dove veniamo e dove stiamo andando” con intervento di Franco Chittolina e moderato dal giornalista Giulio Botto.

L’associazione, con questo incontro, ha voluto porre l’attenzione anche alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, sempre in programma per domenica 26 maggio, che allo stato attuale paiono passare in secondo ordine ed in sordina rispetto alle comunali e regionali.

Nel corso della serata, Franco Chittolina, con esperienza trentennale presso le istituzioni europee e di conseguenza gran conoscitore ed esperto dei meccanismi e storia europea, ha tracciato un interessante percorso storico e filosofico per tentare di capire l’Europa. Ed è così ce la serata è proseguita per tentare di capire a quali difficoltà o, meglio, a quale bivio si trovi attualmente l’Europa; vale a dire, proseguire nel suo viaggio verso una sempre maggiore e più concreta unione oppure cedere alle derive dei nazionalismi sempre più diffusi? La visione dei padri Fondatori dell’Europa (De Gasperi, Schuman, Adenauer..), e di chi li ha preceduti nel pensiero (Luigi Einaudi), è ancora valida?

A questi e numerosi altri interrogativi, Franco Chittolina ha guidato i partecipanti all’incontro nell’analisi di fatti politici e storici tali da rafforzare il percorso sin qui seguito dall’Unione Europea.

La “democrazia tra le nazioni” sta tentando di sopravvivere disperatamente e di contrastare le sempre più insistenti ‘sovranità nazionali’; in un mix di incoerenza che regna in alcuni governanti. Nei 70’anni di storia dell’Unione Europea l’unità nella diversità, cardine fondamentale dell’Europa, sta subendo violenti attacchi, in primis dal nostro paese, per un ritorno agli spettri e demoni nazionalistici del passato.

Il viaggio sarà lungo e tortuoso, pieno di insidie e pericoli, la strada è stata tracciata occorre percorrerla e, nel contempo, essere tutti consapevoli che l’Europa dei popoli sarà il futuro delle generazioni che avranno a divenire.