A Boves “Echi e narcisi” il saggio della “palestra” di Elisa Dani

5 maggio 2019 | 10:29
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A Boves “Echi e narcisi” il saggio della “palestra” di Elisa Dani
A Boves “Echi e narcisi” il saggio della “palestra” di Elisa Dani
A Boves “Echi e narcisi” il saggio della “palestra” di Elisa Dani

Lo scorso 1° maggio lo spettacolo è stato replicato, con pressoché il tutto esaurito, due volte (tardo pomeriggio e sera). Sarà ancora messo in scena il 17 maggio nell’ambito della «Rassegna Ad ASTRA», teatro giovanile al «Don Bosco» di Cuneo.

Boves. Mercoledì 1° maggio l’Atlante dei Suoni, parco tematico dedicato al suono e alla musica, ha ospitato «Echi e narcisi», studio sul mito greco classico di Narciso, performance teatrale a conclusione del consueto percorso che ha visto impegnati nove ragazzi tra i tredici ed i diciotto anni in una «palestra di teatro e di scrittura» creativa dallo scorso ottobre all’aprile di quest’anno, a cura e con la regia di Elisa Dani. L’iniziativa ha avuto il Patrocinio del comune di Boves, Assessorato alla Cultura (Raffaella Giordano), ringraziati, ed il prezioso contributo della Cassa Rurale ed Artigiana di Boves (che ha aiutato l’allestimento del saggio, con libere offerte dei partecipanti), di Emmaus per oggetti di scena (cubi, specchi).

Elisa Dani conduce a Boves, da parecchi anni, percorsi espressivi e formativi in ambito teatrale, per adolescenti ed adulti, all’Atlante dei Suoni. Al suo fianco, a seguire luci e tutta la parte tecnica, è ancora Titti Ferrero. Sul palco, bravi, giovani e belli, si son esibiti Tommaso Barolo, Rossana Dani, Pamela Dutto, Elena Gugnino, Alessia Lucchino, Lucia Lussignoli, Marianna Martinengo, Giada Peirano e Cinzia Pellegrino.

Le domande iniziali da cui parte il lavoro sono queste due: «che cosa te ne fai di uno specchio? e di cosa ti nutri?». Domande che nascono dall’analisi dei due personaggi principali del mito:  Eco e Narciso. Ma tu… quali fiori lascerai sui bordi dei laghi? Questa è la domanda finale.

Elisa Dani, come sempre, pescando da ottima preparazione culturale, sensibilità, formazione, propone un tema, che i partecipanti sviluppano. Si ottiene una intensa rappresentazione, onirica, evocativa, ma lo scopo principale è la formazione di un gruppo, una terapia per l’anima, per le problematiche degli iscritti, e degli spettatori.

Eco si consuma del suo amore impossibile, restando solo voce, ripetuta, come il pettegolezzo, il «gossip»… Narciso, di quelle tonalità azzurre dominanti, fredde (sin ai fiori finali) non riuscirà mai ad amare altri che se stesso ed anche lui del suo amore vuoto ed inutile muore… Sotto gli occhi dei ragazzi (un solo maschio circondato da tutte femmine) e tratteggiate dalle loro parole si delineano le varie problematiche attuali, come la assoluta, prioritaria, cura dell’immagine (perfezionismo estetico che porta all’anoressia), che infieriscono, violenti, soprattutto sui giovani, in formazione, più fragili. Le inquietudini paion superare le speranze, tra sguardi seri e fisse, posture rigide. Lo scopo sembra focalizzarle per esorcizzarle e superarle… La musica è vivace…

Lo spettacolo è stato replicato, con pressoché il tutto esaurito, due volte (tardo pomeriggio e sera). Sarà ancora messo in scena il 17 maggio nell’ambito della «Rassegna Ad ASTRA», teatro giovanile al «Don Bosco» di Cuneo.

Il saggio della «Palestra» degli «adulti» è fissata nello stesso Atlante, quest’anno giudicato palcoscenico ideale (in passato furono scelti cimitero di montagna, discarica comunale, sotterraneo dimenticato del Palazzetto). Si parlerà di amore e guerra, domenica 19 maggio…