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Quando lo stile di vita si riflette in un calice: visita a Marco Parusso

29 aprile 2019 | 19:26
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Quando lo stile di vita si riflette in un calice: visita a Marco Parusso

Un’azienda fondata nel 1971 a conduzione famigliare giunta alla quarta generazione di viticultori

Pochi giorni fa sono andato a visitare una cantina situata nella zona “Bussia” tra Castigliane Falletto e Monforte d’Alba. L’azienda fondata nel 1971 si potrebbe definire a conduzione famigliare con ora l’intento di allargarsi ed è ormai arrivata alla quarta generazione di viticultori.

Ma perché ho intitolato il titolo di questo appuntamento invocando lo stile di vita. Perché è proprio la vita di Marco Parusso che dal 1985 decide di dare una svolta e a differenza di molti altri produttori andare controcorrente e marchiare cosi i propri vini con un carattere, stile e raffinatezza che riflettono il modus operandi e la dedizione per la propria passione. Quelli di Marco sono vini che partono da un’interpretazione della vigna, ognuno di essi con un carattere proprio, ma che ha un filo conduttore con l’azienda. Dalla bollicina al Sauvignon Blanc, dal Dolcetto, Barbera, Nebbiolo fino ai Baroli.

I vini di questa azienda sono seppur sempre in linea con la tradizione allo stesso tempo novità. Questo perché grazie a tecniche e attrezzature al passo con i tempi, cura e attenzione in ogni singola
fase di produzione si ottengono prodotti dalla pronta beva, buoni e piacevoli senza dover attendere tempi di maturazione con profumi persi o aromi più strutturati che non tutti amano.
Dalla produzione di Marco Parusso otteniamo però vini che stupiscono e per chi sa resistere hanno un grande potenziale di invecchiamento dato il terreno dal quale provengono.
Quelli che consiglio maggiormente sono lo spumante metodo classico: particolare perché ottenuto da una vinificazione in bianco di nebbiolo, a seguito la fermentazione del mosto fiore (solo il 40%)
parte in acciaio e parte in botte, poco prima di natale l’aggiunta del mosto di uva nebbiolo per la seconda fermentazione in bottiglia. Affinamento dopo la presa di spuma per 36 mesi sui lieviti. Il
risultato ottenuto è di color ramato, con profumo di albicocca e frutti rossi, ottimo in bocca soprattutto per la possibilità di evoluzione che il nebbiolo permette.

Secondo vino il Sauvignon Blanc, meglio se con qualche anno di invecchiamento in bottiglia. La linea dei cru (Mariondino, Bussia, Coste di Monforte, Vigna Rocche) garantiscono la qualità dei
Baroli prodotti e rispecchia ciò che già ho anticipato sopra dove il Cru viene leggermente a meno ma per avere un prodotto sempre piacevole e pronto sia se bevuto giovane che dopo 15 e più anni di
invecchiamento in bottiglia.

Per terminare vi consiglio di acquistare mezza bottiglia del suo “Paruss” eventualmente da abbinare con qualche formaggio vaccino e caprino della langa, noci e nocciole. Non vi svelo di cosa si tratta
ma vi assicuro che rimarrete colpiti.