Mantini (Lega): “Le Case della salute non siano un pretesto per smantellare i servizi ospedalieri tradizionali”

16 aprile 2019 | 09:44
Share0
Mantini (Lega): “Le Case della salute non siano un pretesto per smantellare i servizi ospedalieri tradizionali”

Bacchettata alla Giunta PD in Regione: “Portare la Sanità fuori dal commissariamento non vuol dire lasciare i Piemontesi fuori dagli Ospedali”

Cuneo. “L’ampliamento dell’offerta delle Case della Salute, sul territorio piemontese e della provincia di Cuneo, come annunciato dalla Giunta regionale di centrosinistra e dal suo assessore alla Sanità con ennesimi piani di spesa multimilionaria, non deve rappresentare il pretesto per continuare, in parallelo, sulla via di uno “smantellamento strisciante” dei servizi ospedalieri tradizionali che, soprattutto nella Granda, hanno già dato il proprio contributo alla causa del risanamento del bilancio regionale. Adesso è arrivato semmai il tempo di esigere delle certezze maggiori per i Cittadini delle due ASL di Cuneo e di Alba-Bra e, anzi, di pretendere che, dove possibile, le aree geografiche fin qui più penalizzate possano essere reintegrate almeno in parte di quanto hanno perduto o rischiano di perdere”.

Sul tema, interviene Anna Mantini, candidata per la Lega Nord al Consiglio regionale nella circoscrizione provinciale cuneese: “Per cinque anni abbiamo ascoltato da questa Giunta regionale la storia di disastrose eredità che avrebbe ricevuto dal passato, un passato che secondo noi deve essere invece riferito e fatto risalire alla Presidenza della Bresso o ai tagli lineari del Governo Monti. Noi ci occupiamo di guardare al presente e al futuro, e le Case della Salute, per quanto possano essere utili ad alleviare la situazione dei malati cronici e di quelli non gravi, non prevedono il Pronto Soccorso che rappresenta un elemento di certezza e di rassicurazione fondamentale per tutti i Piemontesi”.

“Puntare sulla cosiddetta specializzazione territoriale degli Ospedali, così come appunto sulle Case della Salute, non si può e non si deve tradurre in un disimpegno della Regione per tutto quello che riguarda i servizi universali e di base, che vanno sì governati ma non smantellati senza alternativa – conclude MantiniQuanto sta avvenendo a Fossano, piuttosto che nell’area di Alba-Bra, solo per citare due casi forse tra i più eclatanti, ne è una triste dimostrazione, mentre ovunque le liste di attesa sono arrivate, in questi ultimi cinque anni, a livelli insopportabili per i Cittadini anche per gli esami o le cure più importanti. Se per la Giunta regionale uscente, essere fuori dal commissariamento dei conti sanitari vuol dire lasciare i nostri concittadini fuori dalle strutture ospedaliere, allora diciamo a voce alta che la Sanità deve tornare ai Piemontesi e che devono essere di nuovo gli Ospedali le vere Case della Salute”.