L’autore Alessandro Abrate incontra i lettori

3 aprile 2019 | 08:43
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L’autore Alessandro Abrate incontra i lettori
L’autore Alessandro Abrate incontra i lettori
L’autore Alessandro Abrate incontra i lettori

Lo storico dell’arte, insegnante, scrittore, oggi, 3 aprile, alle 18 presenterà il suo ultimo libro, autobiografico, “Ricordanze”

Cuneo. Oggi, 3 aprile, alle 18 lo storico dell’arte, insegnante, scrittore presenterà il suo ultimo libro, autobiografico, “Ricordanze” all’Ippogrifo Bookstore di corso Nizza. Con lui Grazia Gallo, Marco Da Rold e l’editore Alessandro Dutto.

Alessandro Abrate, storico dell’arte, accanto all’attività di insegnante, si occupa dell’organizzazione di mostre ed eventi culturali. Autore dei varie pubblicazioni (tra cui il testo monografico “Il Castello di Carrù, 1989), collabora a riviste e periodici, approfondendo soprattutto argomenti legati all’arte ed alla valorizzazione dei Beni Culturali piemontesi, cuneesi in particolare. Ricordanze, edito da Araba Fenice nel 2018, è solo l’ultima opera dell’autore preceduta da: La Dama del Castello (2001), La Marchesa Dimenticata (2004), La misteriosa Compagnia dell’Idea (2008), “Ester la ballerina del Kedivè” (2014).

In Ricordanze Abrate racconta la sua vita, le persone incontrate, un’autobiografia dove l’arte e la letteratura s’intrecciano con la vita da spirito libero e anticonformista. In quarta di copertina si legge: “Quanto perbenismo nella famiglia Peano! Quanti convenevoli, quanti freni, quante cose trattenute, non dette! C’era sempre una facciata, bella, pulita, rigorosa, un pò severa da mostrare alla gente, agli altri. Certe cose, certi argomenti si potevano tirar fuori, altri no. Le buone maniere erano la regola. Gli abbracci, i baci, i gesti, i sorrisi scambiati tra di noi erano formali. Non dico che da qualche parte non ci fosse un sentimento, uno straccio di sentimento, ma era avviluppato, messo lì accanto, mai partecipato fino in fondo. C’era una sorta di pudore un pò vigliacco, a ben vedere leggermente malsano, nel mettere, non dico a nudo, ma perlomeno nel mostrare, anche solo in parte sé stessi, gli affetti, i sentimenti. A ripensarci, nel rapportarmi con i parenti Peano, mi sono sempre sentito come sotto una campana di vetro, come quell’orologio di metallo dorato frmo da chissà quanto tempo che faceva bella mostra di sé sul comò della camera da letto di zia Anna.”

Raggiunto telefonicamente l’autore Alessandro Abrate ci ha spiegato: “In qualche modo scrivendo questo libro mi sono fatto un regalo, togliendomi tutte le maschere, essendo sincero fino in fono anche con me stesso ripercorrendo una parte importante della mia vita, racconto delle mie esperienze personali da quando ero bambino fino ai primi anni dell’università. Parlo del mondo della provincia, di Carrù, dove sono cresciuto fino a Torino dove ho frequentato l’Università, mondi e persone diverse.”

Ricordanze è già stato presentato nel dicembre 2018 nella biblioteca di Carrù, paese di origine di Alessandro Abrate. L’invito a partecipare è rivolto a tutti. L’ingresso è libero fino ad esaurimento.