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La Fondazione CRC all’Assemblea UBI di Bergamo

13 aprile 2019 | 14:53
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La Fondazione CRC all’Assemblea UBI di Bergamo

Presenti il Presidente Giandomenico Genta, i Vice Presidenti Giuliano Viglione e Ezio Raviola, il Direttore Generale Andrea Silvestri e il Vice Direttore Generale Roberto Giordana

La Fondazione CRC, primo azionista di territorio di UBI Banca, ha partecipato ieri mattina (venerdì 12 aprile) all’Assemblea dei soci di UBI Banca, tenutasi a Bergamo, con il Presidente Giandomenico Genta, i Vice Presidenti Giuliano Viglione e Ezio Raviola, il Direttore Generale Andrea Silvestri e il Vice Direttore Generale Roberto Giordana.

Tra le decisioni più importanti assunte dall’Assemblea ci sono la distribuzione di un dividendo di 12 centesimi/azione (in crescita rispetto al 2018) e la nomina degli Amministratori di UBI Banca per il prossimo triennio, a seguito della presentazione di un’unica lista da parte del Sindacato Azionisti Ubi Banca, del Patto dei Mille e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.Il nuovo Consiglio di Amministrazione di UBI Banca, eletto con il 98,9% dei voti dell’Assemblea, è costituito da: Letizia Maria Brichetto Arnaboldi Moratti (Presidente), Roberto Nicastro (Vice Presidente), Victor Massiah (Consigliere delegato), Ferruccio Dardanello, Pietro Gussalli Beretta, Silvia Fidanza, Paolo Bordogna, Osvaldo Ranica, Letizia Bellini Cavalletti, Paolo Boccardelli, Alessandro Masetti Zannini, Alberto Carrara, Monica Regazzi, Francesca Culasso, Simona Pezzolo De Rossi.

Qui di seguito l’intervento tenuto dal Presidente Genta durante l’Assemblea: “Rivolgo un caloroso saluto a tutti i presenti: azionisti, amministratori, organi di stampa, signori tutti. Permettetemi di iniziare il mio intervento con un sentito ringraziamento al presidente del Consiglio di Sorveglianza Andrea Moltrasio, ai due vicepresidenti del Consiglio di Sorveglianza Mario Cera e Armando
Santus, al vice presidente del Consiglio Di Gestione Flavio Pizzini e, tramite loro, a tutti i Consiglieri che terminano con quest’assemblea il loro mandato. La loro elevata professionalità e il loro forte impegno hanno consentito a UBI Banca di affrontare con buoni risultati un periodo non semplice per le banche di interesse nazionale. L’attesa sentenza di mercoledì, relativa a IW Bank, è per tutti noi ulteriore motivo di soddisfazione.
Partiamo dunque da una banca solida, ben organizzata, che è riuscita ad incrementare il dividendo distribuito rispetto all’anno precedente. Come azionisti apprezziamo questo sforzo: certo, la redditività non è ancora ai livelli ottimali, ma siamo pienamente consapevoli di quanto sia difficile generare utili nell’attuale contingenza economica, finanziaria e di tassi di interesse.
Consentitemi di ricordare che il territorio della provincia di Cuneo, nel quale UBI Banca è storicamente fortemente radicata, ha dato un contributo significativo a queste buone performance, grazie alla straordinaria vivacità imprenditoriale dell’area: 86.000 imprese iscritte alla Camera di Commercio e un tasso di disoccupazione al 4,3% testimoniano la vitalità dell’economia locale, di cui anche UBI Banca ha beneficiato.
Come primi azionisti singoli di territorio, la Fondazione CRC, che ho l’onore di presiedere, ha sentito forte la responsabilità di svolgere un ruolo propositivo e di attivarsi per realizzare un dialogo aperto e un clima collaborativo con gli amici rappresentanti dei patti dei soci di Bergamo e di Brescia, risultato raggiunto con il contributo di tutti.
Tengo però a sottolineare come, nel percorso di successo di composizione di una lista unica per il governo della banca, fin da subito ci siamo posti l’obiettivo chiaro di superare le provenienze territoriali e di puntare su altissime professionalità. Obiettivo, a mio giudizio, pienamente raggiunto.
Ho l’orgoglio di affermare che il Consiglio di Amministrazione che proponiamo al voto di questa assemblea ha, al suo interno, competenze di eccellenza, che pongono UBI Banca nelle condizioni di affrontare con coraggio e con saggezza le sfide che si presenteranno nel prossimo triennio: la ricerca della redditività, la competizione per le quote di mercato, l’innovazione, la formazione del personale.
Non mancheranno anche sfide e opportunità riguardanti l’assetto del sistema bancario italiano. Come azionisti, non vogliamo svolgere un ruolo conservatore. Non è nelle nostre corde, d’altra parte siamo stati promotori della prima fusione tra Fondazioni in Italia, attraverso l’incorporazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra realizzata nei mesi scorsi. Auspichiamo però che si mantenga lo stesso atteggiamento di prudenza e di valutazione oggettiva delle opportunità fin qui adottato, che porti ad affrontare solo quei passi in grado di produrre strategicamente un valore per la banca, per i territori e per gli azionisti. In conclusione del mio intervento, vorrei guardare al futuro prossimo.
Dopo questo percorso di successo, poco utile sarebbe alla banca se ci si fermasse alla presentazione di una lista condivisa, e non si andasse oltre, a costruire quello che è un auspicio di molti: un patto tra gli storici soci di UBI Banca, e tra i nuovi che vorranno aderirvi, per offrire a questa grande azienda robuste fondamenta, su cui costruire sviluppo, risposte alle esigenze delle imprese e dei cittadini, occupazione e risultati. In questo percorso la Fondazione CRC ci sarà e farà la sua parte. Grazie”.