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La centallese Marta Cavallo ci racconta il suo amore per la danza

25 aprile 2019 | 18:48
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La centallese Marta Cavallo ci racconta il suo amore per la danza
La centallese Marta Cavallo ci racconta il suo amore per la danza
La centallese Marta Cavallo ci racconta il suo amore per la danza

“Il mio desiderio più grande è quello di viaggiare e poter vivere di danza; è difficile ma so che con dedizione, duro lavoro e soprattutto tanto amore si possono raggiungere grandi traguardi”

Centallo. Marta Cavallo, classe 1999, allieva della scuola di danza “La Maison de la Danse” di Cuneo ha recentemente ottenuto un secondo posto nel concorso internazionale Lucca Dance Meeting svoltosi nella città toscana dal 9 al 14 aprile scorso.

Abbiamo scelto di conoscerla insieme.

Cosa ci racconti di te?Sono nata a Cuneo il 21 ottobre del 1999; io e la mia famiglia abbiamo vissuto per qualche anno a Roata Chiusani per poi trasferirci a San Biagio di Centallo, dove tuttora abitiamo. La mia famiglia è composta da mia madre, Sabina, mio padre, Vittorio, e mio fratello Simone. L’anno scorso mi sono diplomata dopo aver studiato al Liceo Scientifico Paritario di Cuneo.

Quando hai “scoperto” il mondo della danza e quando ti ci sei avvicinata?La danza diciamo che ha sempre fatto parte di me. Mia madre si diverte a raccontarmi di quando, ancora piccola (due o tre anni), improvvisavo tutù e costumi di danza per poi ballare per la casa tutto il giorno. Fu così che iniziai ad insistere con i miei genitori per farmi iscrivere in una scuola di danza, ma essendo così piccola e avendo un fratello che si allenava molto spesso a calcio, i miei genitori decisero di aspettare e vedere se la mia richiesta fosse solamente frutto di un capriccio o se mi sarebbe veramente interessato prendere lezioni. Arrivata però all’età di 6 anni il sal otto di casa mia iniziò a diventare stretto e dissi ai miei genitori che ero veramente intenzionata a imparare a ballare. Inizialmente andai un anno in una palestra, in cui veniva insegnata danza moderna, ma dato il mio entusiasmo sempre maggiore i miei genitori decisero di iscrivermi in una scuola vera a propria.È da qui che inizia il mio percorso a La Maison de la Danse di Cuneo, scuola in cui tuttora studio. Da lì la danza è diventata la mia valvola di sfogo, qualsiasi cosa succeda al di fuori della sala sparisce una volta indossato il body e l’unico pensiero diventa ballare.

La tua famiglia ti ha sempre incoraggiato quindi?La mia famiglia è una parte fondamentale del mio sogno in quanto mi ha sempre sostenuta e aiutata tantissimo.

Come riesci a conciliare gli impegni quotidiani con quelli legati alla danza?Naturalmente non è una passeggiata, bisogna fare molti sacrifici e dedicare molte ore alle lezioni. Quest’anno l’ammontare di ore settimanali è di 17, ma inutile dire che non mi pesa.

Ricordi le tue prime esperienze e successi?Ho partecipato a molti concorsi durante tutti questi anni, come ad esempio Il Ritmo della Vita (TO), Roccaforte in Danza (CN), Moncalvo in Danza (AT), Danza in Fiera (FI), Lucca Dance Meeting ricevendo sempre buoni risultati, ma il successo più grande per me è uscire dal palco ed essere soddisfatta di ciò che ho ballato: non c’è successo e sensazione migliore di emozionarsi, emozionare ed essere contenti della propria performance, è qualcosa di molto difficile da raggiungere ma che va oltre la posizione raggiunta nella classifica.

Cosa ci racconti della tua recentepartecipazione al concorso internazionale Lucca Dance Meeting? E’ stato motivo di grande soddisfazione la partecipazione a questo concorso. Superate due selezioni, sabato mattina e domenica mattina, nelle quali nella prima ho ballato la variazione di Giulietta, mentre nella seconda Il Cigno Bianco, domenica sera mi sono esibita nella finale ripetendo la variazione tratta da il balletto “Romeo e Giulietta”. A termine del concorso la giuria, composta da grandi nomi della danza provenienti da tutto il mondo, mi ha premiata con un secondo posto e una borsa di studio di una settimana per il DIP dance intensive programme. L’emozione mentre ballavo era tanta e quando ho scoperto che il mio, e delle mie insegnanti, duro lavoro è stato premiato con un secondo posto ne sono stata molto fiera e felice. Durante questi due giorni di concorso ho avuto l’enorme fortuna di avere al mio fianco mio padre, fidati accompagnatore di tutti i miei viaggi di danza, Simona Rivotti, la mia insegnante sin da quando sono piccola presso La Maison de la Danse (CN), che mi ha preparata per il pezzo di Giulietta, e infine Ena Naranjo, insegnante con la quale studio nel weekend presso Orsolina28 (AT), che mi ha preparata per il Cigno Bianco.

Prossimi obiettivi da raggiungere?In questo momento il mio obbiettivo è di trovare lavoro come ballerina, infatti tra una lezione e l’altra è un continuo inviare curriculum alle compagnie di danza di tutto il mondo. Ho già sostenuto diverse audizioni, tra cui più recentemente una a Madrid e una a Parigi, ma la mia ricerca non è ancora finita.

Cosa ti auguri per il tuo futuro?Il mio desiderio più grande è quello di viaggiare e poter vivere di danza; è difficile ma so che con dedizione, duro lavoro e soprattutto tanto amore si possono raggiungere grandi traguardi.

Cosa consigli a chi volesse seguire un percorso simile al tuo?A chi come me vuole fare questo nella vita consiglio di buttarsi, di non porsi nessun limite. Provare e riprovare senza mai farsi abbattere, lavorare duramente e di tenere fisso il focus sul proprio obbiettivo, essere umili ed ascoltare sempre il proprio maestro, accettare le critiche cercando di farne tesoro, ma soprattutto di ballare sempre con il cuore e di non avere paura mai di mostrare le proprie emozioni.

In bocca al lupo Marta!