In arrivo 9 milioni per gli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano

2 aprile 2019 | 17:46
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In arrivo 9 milioni per gli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano

L’assessore Saitta ha illustrato, in conferenza stampa i contenuti della deliberazione regionale

Saluzzo. Prende il via il piano di potenziamento e di integrazione degli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano, secondo quanto previsto dal piano direttorio dell’Asl Cn1. Venerdi pomeriggio la Giunta regionale ha infatti approvato lo stanziamento di 9 milioni di euro che completa il quadro delle risorse necessarie ad avviare l’intero progetto.

L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ha partecipato a una conferenza stampa a Saluzzo martedi 2 aprile, per illustrare i contenuti della decisione.
“Con l’assegnazione di questo finanziamento, manteniamo l’impegno che ci eravamo assunti nei mesi scorsi, quando avevamo inserito l’investimento sugli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano all’interno del piano di edilizia sanitaria della regione Piemonte – ha sottolineato Saitta -. Si tratta di un atto importante: ora l’Asl Cn1 può avviare concretamente tutte le procedure che porteranno agli interventi di riqualificazione e ammodernamento dei presidi. Soltanto ora eravamo in grado di avere risorse certe a disposizione, derivanti da accantonamenti. In questa legislatura abbiamo messo i conti a posto, senza ridurre i servizi e accantonato risorse attraverso la centralizzazione degli acquisti, soprattutto quelli dei farmaci. Ora i livelli essenziali di assistenza del Piemonte collocano la regione al primo posto in Italia.”

Il consigliere regionale Paolo Allemano aveva introdotto l’incontro: “Dopo il superamento dell’ipotesi dell’ospedale unico, che di per sé poteva avere anche qualche ragione, si è scelto tutti insieme, di integrare le tre sedi come se vi fosse un unico ospedale. L’accordo sulla rifunzionalizzazione dell’esistente è quindi da considerarsi una scelta definitiva, sulla strada di una Sanità di prossimità, più vicina alla popolazione. L’ospedale nel contesto cittadino è, peraltro, un elemento di forza.”
Soddisfatto il direttore generale dell’Asl CN1, Salvatore Brugaletta: “Ora possiamo dare seguito al percorso definito e approvato con i piani direttori. L’avvio della progettazione e dei lavori di adeguamento alle normative antisismiche e antincendio sarà il primo step per dare concretezza alla

riqualificazione dei presidi ospedalieri e garantire nuovi spazi, più comfort per l’utenza e nuovi servizi nelle tre strutture. Lo considero un momento di svolta. Ringrazio l’assessore Saitta e la Giunta regionale per aver mantenuto fede alle rassicurazioni dei mesi precedenti.”

Concordi i tre sindaci.

Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo: “Abbiamo trovato un buon punto di equilibrio per il mantenimento delle strutture esistenti. A Saluzzo è cresciuta la day e week surgery, è migliorata ancora l’integrazione con il territorio anche con progetti innovativi e partecipati, come l’accordo per il nuovo Centro diurno per disabili gravi e gravissimi. Fisiopatologia respiratoria e Oncologia sono altri fiori all’occhiello del nsotro ospedale. Anche la collaborazione tra le associazioni ha contribuito a stemperare un clima no sempre sereno e aiutare la collaborazione efficace tra i due ospedali.”
Davide Sordella, sindaco di Fossano: “Ora che il percorso è avviato, nessuno si permetta di bloccarlo. Sottolineo che oltre alle strutture occorrono investimenti in risorse umane. Oggi simao qui a rappresentare un vasto territorio, non tre città.”
Giulio Ambroggio, sindaco di Savigliano: “I saviglianesi amano il loro ospedale, costruito con i sacrifici di tanti benefattori, ne l corso dei secoli. E per questa ragione si può comprendere anche un po’ di sano campanilismo, che oggi ha lasciato spazio a una collaborazione con tutti i sindaci del territorio. La strada è ancora lunga, dobbiamo fare squadra. Per quanto mi riguarda ho già disposto che gli uffici comunali diano la massima collaborazione tecnica, quando richiesta, per agevolare il percorso avviato.”

Saluzzo, 2 aprile 2019

SCHEDE

L’antefatto e i ruoli delle 3 sedi
La rifunzionalizzazione dei presidi ospedalieri dell’Area Nord dell’Asl CN1 ha trovato concretezza nei piani direttori, individuando un percorso complesso e variamente articolato, che tiene conto sia delle vocazioni maturate nel tempo dalle singole realtà ospedaliere, sia della necessità di proporre risposte ai bisogni di salute della popolazione.
L’attivazione del percorso, che porterà alla traduzione in realtà di quanto a suo tempo ipotizzato, è stato oggetto di approfondimento, affinché non sia tralasciato alcun aspetto di programmazione di atti o iniziative necessarie per la completezza e legittimità dell’insieme di azioni da intraprendere.

Gli assetti delle funzioni attribuite ai singoli presidi si intendono confermati secondo tale schema:

• l’ospedale di Fossano come presidio di riabilitazione di II e III livello con lungodegenza e assistenza di tipologia Hospice, procreazione assistita, radiologia e ambulatori specialistici integrati con la rete ospedaliera;
• l’ospedale di Saluzzo come riferimento di area vasta per il servizio specialistico di assistenza agli ammalati respiratori in stadio avanzato (ventilo-terapia respiratoria in regime di ricovero, ambulatoriale e domiciliare) e attività ambulatoriali sperimentali, affiancate a quelle tradizionali, quali l’odontoiatria sociale e con progressivo allargamento dell’attività di Dialisi, chirurgica di elezione in regime di day-week surgery e ambulatoriale;
• l’ospedale di Savigliano come Spoke, potenziato attraverso la ristrutturazione di parte delle strutture esistenti ed eventuale sostituzione di altre con nuove realizzazioni compatibili con il mantenimento delle continuità di funzionalità dell’intero comparto ospedaliero.

Per ogni singolo presidio la conferma delle funzioni attribuite comporta quindi una somma di azioni di ristrutturazioni, conseguenti alle riallocazioni attuative dei piani direttori, che hanno carattere di manutenzioni straordinarie per la maggior parte degli interventi in progetto. Per il sito di Savigliano potranno essere attuate anche azioni di demolizioni parziali per successiva ricostruzione in assetto modificato per ottimizzare i percorsi di erogazione dei servizi.

La messa in sicurezza degli edifici

Le azioni di ristrutturazione che dovranno essere affrontate impongono l’esaurimento di azioni preliminari che costituiscono l’avvio del processo complessivo.

Provvedimenti normativi di recente promulgazione hanno in parte riscritto i criteri tecnici di operatività delle indagini di vulnerabilità sismica imponendo, tra l’altro, una stretta correlazione tra metodi di analisi e metodi di verifica, entrambi dipendenti dalla completezza e affidabilità dell’informazione disponibile sullo stato reale della condizione strutturale dell’edificio.

L’imprescindibilità dell’attuazione di politiche di riduzione del rischio sismico induce quindi all’attuazione di azioni di indagine che si basano sulla conoscenza della vulnerabilità del patrimonio edilizio e infrastrutturale, soprattutto nei confronti delle strutture ospedaliere con rilevanza strategia (sedi di DEA e Pronto Soccorso).
Parimenti occorre considerare che le strutture ospedaliere devono presentare una coerenza al dettato normativo riguardante la materia antincendio.

Le azioni prevedono tempistiche variabili tra i 2 e i 3 anni e prevedono:

1. l’espletamento delle attività progettuali e procedurali per la definizione delle azioni di indagine che porteranno a individuare il dato di vulnerabilità sismica per ogni edificio;
2. i progetti conseguenti e le procedure di gara per l’affidamento dei lavori di adeguamento sismico e antincendio e l’esecuzione degli stessi.

Nell’ambito dei tempi previsti a Saluzzo sarà adeguato il blocco D dove, tra l’altro, sarà collocata la Dialisi. A Fossano è invece in previsione la predisposizione dei locali per Hospice (ora Radiologia).
Per realizzare studi, progettazioni e lavori su Savigliano saranno impegnati 4 milioni, 3 a Saluzzo e 2 a Fossano.