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Cuneo, no a distributore profilattici al “Virginio-Donadio”. Blengino: “decisione bigotta”

17 aprile 2019 | 08:43
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Cuneo, no a distributore profilattici al “Virginio-Donadio”. Blengino: “decisione bigotta”

“Sono in totale disaccordo con il Consiglio di Istituto e con la Presidenza del mio istituto”

Cuneo. Ieri sera (martedì 16 aprile) il Consiglio di Istituto ha respinto a maggioranza la proposta di installazione di un distributore di preservativi al “Virginio – Donadio” di Cuneo. La decisione è stata presa dopo un ampio dibattito.

Così Filippo Blengino, rappresentante degli studenti della scuola: “Decisione bigotta, vecchia, basata su meri motivi ideologici e, soprattutto dannosa. Il nostro Istituto non ha avuto il coraggio di deliberare in favore di un’iniziativa seria che avrebbe potuto, potenzialmente, salvare vite. Non a caso importanti studi affermano che rendere il profilattico uno strumento più accessibile per i giovani significa aiutarli concretamente. Totale distanza dalla Dirigente scolastica e dalla maggioranza dei membri del Consiglio: non è mancata una discussione seria, tuttavia si è messa davanti l’immagine della scuola al reale bene di noi studenti. Un incentivo al bigottismo, insomma!  È da mesi che chiediamo un aumento delle iniziative di educazione sessuale (la maggioranza dei nostri studenti non ha mai partecipato a nemmeno un solo corso sul tema). Ma nulla. Pochi percorsi attivati e tanto, troppo, dannoso tabù. Abbiamo perso un importante battaglia che avrebbe potuto rendere il nostro istituto d’esempio per altre scuole: non è di certo un caso se all’estero i preservativi e, soprattutto, corsi di educazione sessuale, sono la norma nelle scuole. Una, seppur piccola, vittoria l’abbiamo ottenuta: saranno disponibili degli assorbenti gratuiti per le studentesse forniti dalla scuola. Mi auguro che, da ora, la scuola aumenti veramente i corsi di educazione sessuale, come già deliberato in passato dal Consiglio su mia proposta. Sono amareggiato, triste, deluso ed arrabbiato con una scuola che ha messo davanti la paura di approvare una delibera “forte”, ma concreta ed utile, alla reale utilità del preservativo come strumento di prevenzione a terribili malattie. Sono in totale disaccordo con il Consiglio di Istituto e con la Presidenza del mio istituto.”