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Busca, si inaugura la mostra permanente “Alla scoperta del marchesato di Busca”

10 aprile 2019 | 08:42
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Busca, si inaugura la mostra permanente “Alla scoperta del marchesato di Busca”

Sabato 13 aprile, alle ore 21, presso Casa Francotto una serata culturale promossa da Assoimprese Busca e dal Comune di Busca a cui parteciperanno alcuni gruppi storici

Busca. Sabato 13 aprile, alle ore 21, presso Casa Francotto in Busca, si terrà una serata culturale dedicata al Marchesato di Busca, nell’occasione verrà inaugurato presso la sala Gildo Gertosio, la mostra permanente intitolata “Alla scoperta del marchesato di Busca” sarà esposta nella sala Gildo Gertosio di Casa Francotto.

Il museo promosso dall’Amministrazione Comunale è stato realizzato dai coniugi Dante e Cristina Bruno, che impersonano il gruppo storico dei Marchesi di Busca. L’antico Marchesato di Busca sorto con l’eredità di Bonifacio del Vasto, durò circa 126 anni, dal 1155 al 1281, successivamente le terre vennero assoggettate al Marchesato di Saluzzo. Nel XII secolo, dopo il testamento di Bonifacio del Vasto avvenuto nel castello di Loreto presso Costigliole d’Asti, i suoi discendenti divisero il territorio in marchesati e al primogenito Manfredi spettò il Marchesato di Saluzzo, al secondogenito Guglielmo quello di Busca, ed ancora vi fu quello di Clavesana, quello del Carretto, quello di Ceva e altri ancora. Una politica sbagliata di dividere i feudi per ciascun erede, fece indebolire il territorio, pertanto i marchesi buschesi furono soggetti a quelli di Saluzzo già dal 1281. Dai marchesi di Busca si creò il ramo dei Lancia, da questi molti storici fanno discendere Bianca Lancia amante e sposa in articulo mortis dell’Imperatore Federico II di Svevia. Nei libri storici si parla anche di inedito denaro che sarebbe stato coniato nella zecca di Busca nel 1250 circa dal Marchese Lancia su concessione dell’Imperatore Federico II. Sede dei marchesi furono il Castellaccio (castello superiore), sulla collina di Santo Stefano, e il castello inferiore, la cui torre maestosa è divenuta il campanile “‘l ciochè ‘d Busca”.

Guglielmo fu il primo marchese di Busca, successivamente discesero i due rami quello di Busca e quello dei Lancia, così denominati per essere abili lanciferi dell’Imperatore. Da quest’ultimi discese Bianca Lancia celebre per esser stata l’amante e moglie in “articolo mortis ” di Federico II° di Svevia, e madre di Manfredino Re delle Due Sicilie. Lo stemma palato di oro e di rosso, è legato a una leggenda arcaica secondo cui un guerriero locale dopo aver sconfitto il nemico intinse le quattro dita della sua mano nel sangue dell’avversario, poi le sfregò sul suo scudo dorato, creando così quattro strisce su sfondo oro.

Nel museo sarà possibile ammirare riproduzioni di spade, cotte e camagli, elmi, scudi, molti volumi legati alla vita medievale. Sono stati reperiti diversi atti dell’epoca già conservati presso il cartario dell’abbazia di Staffarda, oggi disponibili nell’archivio storico dell’Ospedale Mauriziano di Torino.

Nell’occasione è stata incrementata l’esposizione di pane e fotografie nonchè libri locali in Sala Gildo, legati alla fama del buon pane di Busca ed il carnevale ad esso legato, un doveroso omaggio a Gildo Gertosio ed a tutti i panettieri di Busca di ieri e di oggi.

La serata è promossa da Assoimprese Busca e dal Comune di Busca, parteciperanno all’evento alcuni gruppi storici tra cui il gruppo del Palio di Fossano, Gruppo storico del Saluzzese, la compagnia Artiglio del Drago di Monticello d’Alba e i Signori di Rivalba di Castelnuovo Don Bosco. L’invito è rivolto a tutti i buschesi e non solo per conoscere e scoprire l’antico marchesato locale.