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Bra, l’istituto Guala in per un giorno a Torino

8 aprile 2019 | 10:46
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Bra, l’istituto Guala in per un giorno a Torino

Gli studenti hanno visitato la centrale operativa di RFI, la sede di Arpa Piemonte e il Palazzo Comunale

Bra. Giovedì 4 aprile le classi prime geometri e logistica dell’Istituto Guala hanno svolto la loro prima visita culturale organizzata dalla scuola. Grazie alla sponsorizzazione economica dell’azienda TesiSquare, da anni partner dell’Istituto, i ragazzi hanno potuto visitare alcune importanti strutture di Torino.

È stato possibile accedere alla centrale operativa di Rete Ferroviaria Italiana che gestisce il traffico ferroviario di tutta la regione, nonché le postazioni dei Dirigenti Centrali Operativi che controllano porzioni di linee ferroviarie dislocate in tutto il Piemonte e la sede del Dirigente Movimento (il vecchio “capostazione”) di Torino Lingotto: è stata apprezzata dagli studenti soprattutto la grande sicurezza che c’è dietro al trasporto ferroviario di merci e persone. “È un primo approccio alla logistica, per il momento in veste di «cittadini curiosi»”, afferma il professor Andrea Sacco, docente dell’Istituto Guala, “ma in futuro ripeteremo l’esperienza – grazie anche alla Dirigenza di RFI che ci ha ospitato in una luogo normalmente inaccessibile agli estranei – quando gli allievi avranno approfondito in classe le conoscenze tecniche e giuridiche in tema di trasporti”.

In seguito è stata approfondita, presso l’ARPA Piemonte, la conoscenza dei terremoti, già preparata in incontri precedenti con esperti a scuola attraverso anche conferenze con geologi professionisti.

Nel pomeriggio gli studenti hanno potuto visitare il Palazzo Comunale di Torino, per apprezzarne gli aspetti architettonici, storici e giuridici, potendo anche sedersi sugli scranni della “Sala Rossa”. La giornata si è conclusa con la visita al Museo Egizio dove, accompagnati dalla guida, i ragazzi hanno potuto osservare dal vivo ciò che la civiltà egiziana ci ha lasciato. Dagli arredi funerari alle statue, passando dalle tombe più semplici ai sarcofagi più ricchi, guardando da vicino le mummie e i loro “cosmetici”, imparando dal vivo – per una volta – ciò che spesso si apprende solo sui libri.