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A Brossasco una camminata per i sentieri partigiani

19 aprile 2019 | 17:53
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A Brossasco una camminata per i sentieri partigiani
A Brossasco una camminata per i sentieri partigiani
A Brossasco una camminata per i sentieri partigiani
A Brossasco una camminata per i sentieri partigiani

Organizzato dal coordinamento “Alpi Libere”

Brossasco. Nell’ambito della rassegna “Liberazioni 2019” organizzata dal coordinamento Alpi Libere, si svolgerà giovedi 25 aprile la camminata sui sentieri partigiani verso la Borgata Masueria, sulle tracce del distaccamento “Savorgnan”.

Nell’autunno del 1944, i partigiani di “Elio” e “Bellini” si rifugiano in condizioni difficili all’interno di due baite nel vallone di Gilba, in posizione impervia ma strategica per controllare le mosse del nemico. la notte del 18 ottobre una spia conduce un pattuglione tedesco proveniente da Piasco fino al rifugio, forse per intascare la taglia promessa dai nazifascisti: gli uomini nella baita più a valle sono sorpresi nel sonno e catturati, i tre della baita a monte invece tentano di difendersi ma vengono brutalmente uccisi e bruciati, sono Domenico Castagno, 19 anni di Saluzzo, Giuseppe Giordanengo, 18 anni di Villafranca P.te e Lorenzo Torosani, 23 anni, bresciano. I 12 prigionieri sono condotti alle carceri di Saluzzo: uno di loro sarà fucilato il 4 dicembre e gli altri deportati a Mauthausen (solo quattro torneranno vivi).

Il programma della giornata prevede la partenza alle ore 10 presso la lapide in pietra che ricorda l’episodio, situata lungo la strada del vallone di Gilba, da cui si proseguirà per l’imbocco del sentiero verso Meire Culot, sulla destra orografica del Torrente (15 minuti circa). Un percorso facile nel bosco di castagni che si eleva fino al luogo dell’eccidio, situato ai piedi di una suggestiva parete rocciosa (50 minuti circa). Il tragitto sarà accompagnato da musiche e lettura di testimonianze sui fatti avvenuti durante la Resistenza in valle Varaita.

Verso le ore 12,30 rientro a borgata Masueria e pranzo al sacco. Nel pomeriggio balli e canti della Resistenza con i suonatori e cantori delle valli, banchetti informativi e servizio ristoro. L’iniziativa si svolge per l’ottavo anno consecutivo e si propone di tornare sui luoghi della memoria per non dimenticare ciò che è stato e allo stesso tempo stimolare una riflessione su ciò che avviene nel presente, “per un 25 aprile popolare e ribelle”. Ma soprattutto la giornata nel corso degli anni è cresciuta e diventata una attesa occasione di incontro e di festa aperta a tutti.