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Villafalletto, a 30 dalla scomparsa del farmacista poeta si presenta l’Archivio Tavio Cosio

24 marzo 2019 | 14:24
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Villafalletto, a 30 dalla scomparsa del farmacista poeta si presenta l’Archivio Tavio Cosio

Il pubblico sarà accompagnato alla scoperta dei tesori che si nascondevano nell’archivio, saranno proposte alcune letture tratte dalle sue opere e altre tratte da testi inediti

Villafalletto. Oggi pomeriggio, 24 marzo, alle 15.30 verrà presentato l’Archivio Tavio Cosio a cura della dott.ssa Elisa Magalí Tonda.

Nell’omonimo salone dedicato proprio al farmacista e poeta Tavio Cosio verranno letti brani inediti trovati tra le sue carte private.

Le letture saranno proposte da: prof. Alessandro Tonietta, maestro Attilio Allisiardi, sig. Aurelio Cosio, nipote di Tavio, e sig. Barbero Giacomo.

Il lavoro di riordino e la compilazione dell’inventario dell’archivio di Tavio Cosio, commissionato dall’Associazione Tavio Cosio, Melle é stato svolto dalla prof.ssa Elisa Magalì Tonda, archivista diplomata presso la Scuola di Archivistica dell’Archivio di Stato di Torino.

L’obiettivo del lavoro é di rendere accessibili, consultabili e quindi pubblicabili gli scritti del farmacista, poeta, scrittore di Melle. La valorizzazione dell’opera di Tavio Cosio costituisce infatti la finalità principale dell’Associazione a lui intitolata.

Elisa Magalí Tonda ci ha raccontato: “Complessivamente ho individuato alcune migliaia di testi originali di Tavio che ho poi ricondotto a unità documentarie e inventariato. Si tratta di testi in italiano, piemontese e in parlata di Melle, manoscritti e dattiloscritti. Attribuibili a Tavio sono numerosissime poesie, racconti, lettere, diari, ricerche storiche… tra cui molte opere inedite. Le tipologie di scritti si sono rivelate estremamente variegate anche perché Tavio era solito prendere appunti su qualsiasi supporto e poi riscriveva diverse versioni dei suoi testi, comprensibilmente senza contestualizzarli o indicarne il titolo.”

Le opere inedite confermano quanto Tavio fosse un autore di una cultura squisita, raffinatissimo soprattutto quando scriveva in piemontese, ma questo è già stato riconosciuto. Così come è noto il suo carattere burbero, forse un po’ enfatizzato, nei panni del farmacista. Meno noto, e questo è forse l’aspetto più interessante che è emerso, è il ruolo che Tavio ha avuto all’interno della comunità di Melle: un personaggio controcorrente e spesso scomodo che ha saputo intrecciare un profondo legame affettivo con i giovani del proprio paese.