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Pessina, “Busca non diventerà Las Vegas”

31 marzo 2019 | 18:13
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Pessina, “Busca non diventerà Las Vegas”

Busca nel cuore e il programma elettorale pensato per i giovani

Busca. Il candidato Sindaco Eros Pessina esprime il proprio parere su come debba essere gestita la situazione sulle sale giochi. La questione è esplosa inizialmente in un social locale ed è deflagrata con preoccupazione.

Eros Pessina, candidato aindaco di “Busca nel cuore” non ci sta e ci dice: Il Sindaco ha ampia discrezionalità per tutelare i nostri figli e la popolazione, misure di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Basta volerlo fare.”

Cosa farete in concreto?
Da subito, entro fine giugno limiteremo l’orario di apertura. I comuni sono autorizzati a disciplinare una riduzione degli orari di apertura non inferiore a 3 ore giornaliere (art. 6) e sceglieremo orari nei quali vi possa essere un minor accesso di giovani. Negli ultimi anni numerosissime Amministrazioni locali, nel quadro delle misure di contrasto del gioco d’azzardo patologico, hanno adottato provvedimenti di limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco e di spegnimento delle slot machine. Il Dipartimento “Patologia delle dipendenze” dell’ASL Torino 3 ha pubblicato un importante Rapporto sull’efficacia delle ordinanze di riduzione temporale dell’offerta di gioco con apparecchi da intrattenimento (slot machine e videolottery), prescritte dall’articolo 6 della legge regionale del Piemonte (la n.9 del 2016).

Ed in prospettiva, quale metro userete per autorizzazioni simili?
Entro settembre, se sarò Sindaco, aggiorneremo l’elenco comunale dei luoghi sensibili dai quali deve essere tenuta la distanza di 500 metri per l’apertura delle sale giochi (pare che a Busca se ne apra a breve una in centro ex distributore, oltre ad un’altra già autorizzata ed aperta in direzione Cuneo). Oltre a scuole, impianti sportivi, istituti religiosi, strutture ospedaliere, istituti di credito, stazioni ferroviarie ecc, introdurremo a discrezione della Giunta ulteriori luoghi sensibili con riferimento e per ragioni connesse alla tutela del territorio comunale, della sicurezza urbana, della viabilità locale, dell’inquinamento acustico e della quiete pubblica. La normativa regionale lascia ampia valutazione.

Oltre a questo, sono possibili controlli da parte delle Autorità competenti?
Certamente, inoltre predisporremmo un programma di controlli. Sono previste sanzioni, differenziate per le diverse violazioni della disciplina, i cui proventi sono all’80 per cento destinati ai comuni, cui spetta l’attività di vigilanza (artt. 10 e 11). Il gioco d’azzardo è stato ed è causa di seri problemi economici per chi lo pratica e di riflesso per chi convive con queste persone, per molte famiglie anche nella comunità buschese.

Non solo gli adulti, ma anche i giovani possono essere attirati da questo genere di giochi…
E’ un problema che investe tutte le età e le classi sociali. Si tramuta in una vera e propria dipendenza. Il gioco d’azzardo patologico è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate che ha ben presto attratto l’interesse della psicologia e della psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa. Lo sviluppo sociale del problema del gioco d’azzardo è favorita anche dalle crescenti possibilità di scelta tra una vasta gamma di tipologie di gioco, ormai sempre più legalizzate, che riescono a rispondere alle simpatie dei giocatori con diverse propensioni e con differenti personalità. Per i ragazzi ed i giovani incentiveremo forme di svago ed aggregazione per il loro tempo libero , che non possono certo essere le sale gioco.

Cosa farete in particolare per i giovani?
Occorre ripensare l’accesso ai servizi dei giovani attraverso la creazione di spazi di accoglienza adatti alle giovani generazioni e costruiti direttamente e insieme a loro. Un esempio può essere una maggiore fruibilità della biblioteca comunale. E’ prevista la messa a disposizione dei giovani di locali appositi comunali come ad esempio locali di Casa Francotto ed aree ottenute dalla riqualificazione e sistemazione zona Capannoni (vicino Croce Rossa), come punto di aggregazione e sviluppo della creatività giovanile, musica e giochi, con serate e pomeriggi a tema e letterari.

Occorre forse partire anche dalla scuola…
La scuola è un patrimonio culturale ed educativo immenso, è lo spazio di formazione delle coscienze, è il luogo in cui ci si relaziona con il mondo e si apprendono i rudimenti della relazione interpersonale. Si devono inoltre realizzare le politiche giovanili sia nella loro natura di promozione del benessere e delle culture giovanili, sia nella loro fondamentale finalità di tutela della salute dei ragazzi intesa come tutela dal disadattamento e dalla devianza.
Le nostre proposte sono:
– Sostenere e affiancare le istituzioni scolastiche, provvedendo a fornire loro le risorse e gli strumenti necessari ad attuare quell’autonomia spesso ostacolata dalla burocrazia.
– Ottimizzare l’uso delle risorse finanziarie, anche creando un fondo stabile che garantisca la possibilità di realizzare le iniziative deliberate.
– Promuovere nella scuola corsi di educazione alimentare e corsi di educazione stradale.
– Supportare la scuola nella gestione del disagio e delle situazioni difficili e complesse.

Una priorità su altre?
La nostra priorità rimane portare a Busca una Scuola superiore secondaria (Istituto Tecnico o similare).