“Monviso in Movimento” fa visita alle istituzioni di Strasburgo

19 marzo 2019 | 10:28
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“Monviso in Movimento” fa visita alle istituzioni di Strasburgo

Il presidente di Monviso, Valmaggia: “Importante occasione per conoscere i luoghi dove si decide il nostro futuro e avere le conoscenze per contrastare le spinte nazionaliste”

Cuneo.  Le Associazioni Monviso in Movimento e Apice hanno organizzato l’ormai importante e consolidato appuntamento con il viaggio-studio alle Istituzioni europee di Strasburgo. L’iniziativa ha visto la presenza di una quarantina di persone in rappresentanza dei territori della provincia di Cuneo.

In prima battuta per i partecipanti è stato possibile visitare il campo di concentramento di Natzweiler-Struthof in Alsazia dove, dal 1941 al 1945, morirono oltre 25 mila prigionieri, dei quali 1700 italiani. Poi, dopo il toccante momento di ricordo, il gruppo si è trasferito a Strasburgo per la visita al Parlamento europeo dove ha assistito a una seduta plenaria e all’intervento di un delegato Ue che ne ha spiegato alcuni meccanismi di funzionamento.

I presenti hanno così potuto comprendere, attraverso un coerente e approfondito filo conduttore, cosa significasse l’Europa prima di diventare Unione europea. E, soprattutto, cogliere l’aspetto positivo degli oltre 70 anni di pace garantiti dopo la fine della devastante Seconda Guerra Mondiale. L’iniziativa è stata animata da Elena, Maria Claudia e Pietro: volontari di Apice Europa. Le persone che ogni anno visitano le Istituzioni europee sono 300 mila.

Di queste, 30 mila sono italiane. “Il viaggio-studio – dice il presidente di Monviso, Alberto Valmaggianel 2019 arrivato alla terza edizione consecutiva, ha permesso a tante persone di conoscere i luoghi dove si prendono decisioni importanti per la nostra vita e quella dei nostri figli. In questo modo i cittadini possono, poi, essere testimoni di questi valori e contrastare le spinte nazionaliste il cui obiettivo è quello di distruggere il percorso di coesione europea. Un cammino magari da riformare e migliorare che, però, non possiamo mettere in discussione”.