giù la saracinesca |
Provincia di Cuneo
/
Società
/

Cervasca, chiude “Nuovo Forno”: “nessuno che sia disposto a fare questo lavoro”

25 marzo 2019 | 09:42
Share0
Cervasca, chiude “Nuovo Forno”: “nessuno che sia disposto a fare questo lavoro”

Era aperta dal 2011 e godeva di buona clientela. Ora tutte le risorse verranno “dirottate” sulla panetteria di Caraglio della medesima proprietà

Cervasca. Ha chiuso domenica 17 marzo la rivendita di pane “Nuovo forno” in via Roma 13 . Era dal 2011 che forniva pane e pasticceria al capoluogo cervaschese e non solo. Il motivo della chiusura pare non sia legato alla poca vendita ma anzi, alla quantità di richiesta troppo elevata e la poca disponibilità di personale atto a condurre un certo tipo di lavoro.

“Non sono riuscito a trovare nessuno che fosse disponibile a fare questo lavoro – commenta il titolare della panetteria, Daniele Arzani – tanti ragazzi non vogliono fare certi orari o, al peggio, parlano di diritti prima di sapere la tipologia di lavoro”. Daniele Arzani è proprietario insieme alla sorella della panetteria di Caraglio, in via Roma 44. Dal 2003 conduce questa attività fino a quando ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura: aprire su Cervasca.

Perché questa scelta improvvisa?
“Sono un uomo impulsivo, era già da un po’ di tempo che non riuscivo a stare dietro a questi ritmi, ho provato a cercare ragazzi per assumerli in ottica di incrementare ancora di più la produzione ma ho sempre ricevuto picche. Per non rovinare la mia salute ho deciso di fare questa scelta”.

Quali sono state le sue esperienze negative?
“Mi sono imbattuto in ragazzi che hanno chiesto i diritti prima di sapere la tipologia di lavoro, ragazzi che si sono presentati senza tenere in considerazione degli orari che comporta una panetteria, degli sforzi e dei sacrifici. Per noi non esistono sabati e domeniche. Se non si è disposti a questo tipo di lavoro, non bisognerebbe nemmeno proporsi. Quando ho iniziato io avevo curiosità del mestiere, cosa che non ho riscontrato oggi”.

Dal punto di vista retributivo e contrattuale?
“Sono sempre stato corretto nei confronti dei miei dipendenti, a volte mi arrabbio ma finisce lì. Dico tutto quello che c’è da dire ma non voglio portare rancore. Da questa chiusura nessuno è rimasto a casa; Gloria, la commessa è stata spostata a Caraglio”.

Se oggi trovasse qualcuno disponibile a darle una mano in panetteria, sarebbe disposto a riaprire su Cervasca?
“Ad oggi no. È brutto da dire ma mi fido solamente più di mio figlio. La mia idea è quella di riassettare al 100% il negozio di Caraglio, poi si vedrà….”