Breads of the Creative Cities: raccontare le tradizioni gastronomiche e per creare rete tra le Città Creative UNESCO

21 marzo 2019 | 19:04
Share0
Breads of the Creative Cities: raccontare le tradizioni gastronomiche e per creare rete tra le Città Creative UNESCO
Breads of the Creative Cities: raccontare le tradizioni gastronomiche e per creare rete tra le Città Creative UNESCO
Breads of the Creative Cities: raccontare le tradizioni gastronomiche e per creare rete tra le Città Creative UNESCO

Il progetto “Breads of the Creative Cities” è stato presentato mercoledì 20 marzo nel Panificio Pasticceria Forno a Legna di Sarotto Claudio di Manera

Alba.   Il network delle Città Creative UNESCO nasce nel 2004 con lo scopo di unire una serie di città che hanno trovato nella creatività il motore del loro sviluppo economico.

Attualmente le Città Creative sono 180, provenienti da ogni continente, e suddivise per tipologia di creatività in sette cluster: Cinema, Musica, Letteratura, Arti popolari ed artigianato, Disegno industriale, Arti mediatiche e Gastronomia.

L’Italia vanta il più alto numero, rapportato all’estensione territoriale, di Città Creative, in totale 9: Pesaro, Bologna, Fabriano, Torino, Parma, Roma, Milano, Alba e Carrara.

Il network mette in comunicazione le Città appartenenti al medesimo cluster, organizzando meeting in cui è possibile confrontarsi su tematiche comuni e rafforzare la collaborazione tra città culturalmente lontane, ma allo stesso tempo simili sotto moltissimi aspetti.

Nel 2018 ITKI-US (International Traditional Knowledge Institute foundation – capitolo US), fondazione che si occupa del preservare le conoscenze e le tecniche tradizionali e fondata dal Dott. Giuseppe Biagini, ha proposto, insieme alla Città Creativa di Letteratura di Cracovia, sede del Meeting Annuale 2018 delle Città Creative, e alla Città Creativa Gastronomica di Tucson, il primo progetto rivolto a tutti i cluster del Network “Breads of the Creative Cities” con lo scopo principale di raccontare le tradizioni dei piatti poveri (intesi come piatti, creati con ingredienti poveri come ad esempio grano ed acqua, che sono accessibili a tutta la Comunità) delle Città Creative.

L’idea di questo progetto nasce dalle parole della città di Cracovia:

“…il pane, un simbolo di fecondità e miracoli, generosità e condivisione … il pane soddisfa una specifica funzione nella società e nella cultura gastronomica, fornendo nutrimento e sostentamento, ed i suoi metodi di preparazione e le tradizioni sono differenti in ogni angolo del globo”.

La fondazione ITKIUS ha messo a disposizione una piattaforma, creata in collaborazione con Tech Gap Italia (www.techgap.it), la Creative Knowledge Platform, una piattaforma di valorizzazione culturale, utile a preservare conoscenze tradizionali che si stanno dimenticando.

Per mezzo di questa piattaforma le Città Creative possono descrivere il proprio elemento distintivo di creatività, raccontare la tradizione del proprio piatto povero, invitando alla partecipazione gli attori della filiera di produzione.

Primi risultati presentati a Cracovia

Durante il Meeting Annuale di Cracovia, sono stati presentati i primi risultati del progetto, attraverso un’applicazione mobile (iOS) (Android) comprendente 33 Città Creative.

Durante il XII Meeting Annuale a Cracovia è stata inoltre presentata una pubblicazione intermedia del libro interattivo, “Days of Bread 2018 – Breads of the Creative Cities”, comprendente 22 Città Creative di differenti clusters. Il libro è disponibile anche in formato digitale (qui una preview).

I meeting per la promozione del progetto

In vista del XIII Meeting Annuale che si svolgerà a Fabriano, ITKIUS, con il supporto della Città Creativa di Tucson, sta organizzando dei Meeting nelle città che hanno partecipato alla prima fase del progetto, con l’obiettivo di creare interesse e coinvolgimento nello stesso ed inoltre di rafforzare le partnership internazionali tra le Città Creative.

Questa cross-contamination con altre città del Network e lo scambio di tradizioni e ricette tra bakers, sono in linea con gli obiettivi del Network delle UNESCO Creative Cities e con gli SDGs 8, 10, 12 e 17 delle Nazioni Unite (https://www.un.org/sustainabledevelopment/sustainable-development-goals/ ).

Durante il meeting i bakers ed i produttori degli ingredienti utili alla creazione del piatto povero tradizionale della Città Creativa verranno invitati a cucinare i pani tradizionali della loro Città ed a sceglierne due di altre Città Creative, ricreandoli, ed avendo la possibilità di confrontarsi con panificatori di tutto il mondo.

Il progetto in vista del XIII Meeting Annuale UCCN

Dopo alcuni sviluppi applicati alla piattaforma Creative Knowledge Platform e l’inserimento di nuove funzionalità, ITKIUS, in collaborazione con Tucson City of Gastronomy, sta lanciando la seconda parte del progetto, con l’intento di far partecipare il più alto numero di Città Creative possibile.

risultati finali verranno presentati a Fabriano, Città Creativa per l’arte e l’artigianato popolare, che nel mese di giugno ospiterà il XIII Meeting Annuale del Network delle Città Creative UNESCO. Oltre all’applicazione mobile e ad una nuova edizione del libro, comprendente le nuove città creative partecipanti. Verrà, inoltre, stampato un libro su carta speciale di Fabriano, che sta supportando attivamente il progetto.

Consorzio “Pan ed Langa”

Il “Pan ed Langa” (Pane di Langa) è frutto di una piccola filiera locale del grano, nata sulle colline di Langa grazie alla collaborazione tra Renzo Sobrino, titolare del Mulino Sobrino a La Morra (CN) e un gruppo di panificatori di Alba e dintorni che oggi formano il Consorzio di Tutela “Pan ed Langa”, presieduto da Enrico Giacosa, maestro panettiere di Alba (CN). I panificatori consociati sono: Il forno di Bosio,  Panificio pasticceria forno a legna di Sarotto Claudio, Panetteria Giacosa, Alla Corte del Pane, Antico Forno di Ferrero Dario, Panificio Tallone, Gerlotto dal 1955,  Macina Il Molino Sobrino  e Mulino Sobrino.

Il nostro – spiega il presidente Enrico Giacosa – è un consorzio di aziende di panificatori, nato con statuto ufficiale nel luglio del 2011, all’interno dell’associazione autonoma panificatori della provincia di Cuneo. Da un po’ di anni sentivamo la necessità di proporre un pane che rappresentasse in pieno le peculiarità del nostro territorio e la sua tradizione. Dopo parecchie ricerche e riflessioni siamo arrivati a riscoprire alcune vecchie varietà di frumento tenero, dapprima “Gambo di ferro” e “Rosso gentile”, in un secondo momento, “Verna” e “Frassineto”, ed infine “Auronomia”. Molite su macina in pietra naturale e panificate con pasta madre naturale per ottenere un prodotto non solo di memoria, ma ideale per l’alimentazione salutistica dei nostri giorni. La nostra peculiarità è sicuramente il rispetto di tutta la filiera, abbiamo la tracciabilità dal campo alla tavola, sui sacchetti della farina è riportato il nome del produttore del grano e il comune in cui è stato coltivato. I grani sono tutte vecchie varietà coltivate tradizionalmente sulle nostre colline”.

Il progetto “Breads of the Creative Cities” è stato presentato mercoledì 20 marzo nel Panificio Pasticceria Forno a Legna di Sarotto Claudio di Manera (CN) con i panificatori e Fabio Tripaldi assessore alla Cultura, Turismo e Manifestazioni del Comune di Alba che segue il progetto nell’ambito del riconoscimento  Unesco Creative of Gastronomy.