Boves, le nuove cinture nere dello Yamato

6 marzo 2019 | 10:51
Share0
Boves, le nuove cinture nere dello Yamato

È un grande successo anche per il maestro Leonardo Nicosia, che continua a far crescere quarantina di giovani, e «giovanili», in quello che non è solo sport, ma anche filosofia

Boves.   Il gruppo sportivo dello judo bovesano, lo «Yamato», «Grande Giappone», ha organizzato cerimonia di consegna dei diplomi a tre giovani allievi arrivati, dopo il previsto esame, alla «cintura nera», il loro «primo livello», «I Dan», lo scorso mercoledì 27 febbraio, nel tardo pomeriggio, tra le due lezioni sempre previste il mercoledì ed il venerdì, nella palestra piccola delle Scuole Medie.

È un grande successo anche per il maestro Leonardo Nicosia, che continua a far crescere quarantina di giovani, e «giovanili», in quello che non è solo sport, ma anche filosofia, disciplina di approccio alla vita. I diplomi, ora anche appesi alle pareti della palestra, sono andati a Lara Fantino, Stefano Dalmasso e Francesco Satta.

Il presidente Mario Ambrosoli, che sta preparando anche i prossimi festeggiamenti per il cinquantenario della Associazione, ha invitato rappresentanti della Amministrazione, arrivati numerosi (dal sindaco Maurizio Paoletti, al consigliere delegato allo sport Giovanni Pepino, al consigliere Alfredo Dalmasso, anche zio di un premiato), ma, pure, ha voluto al suo fianco i presidenti storici e le persone importanti del passato del gruppo: dal cofondatore Luigi Taffuti (commosso a ricordare i primi anni di vita del sodalizio), a Carlo Moglia, sempre vicino, pur tra gli impegni famigliari e nonostante la residenza ligure, a Franco Giraudo, lungamente in carica come Presidente, successore di Moglia, a Gino Brachelente, per tanto Maestro.

Presenti erano anche il nuovo delegato provinciale Manuela Gandolfo (in passato lo son stati anche Gino Brachelente e lo stesso Mario Ambrosoli), quello regionale Valter Piano, il presidente regionale Fabrizio Marchetti (dalla sciolta favella, che ha ricordato l’importanza dell’impegno dei ragazzi ma anche della disponibilità dei genitori). Da tutti sono arrivati, copiosi, i complimenti e ringraziamenti a Mario Ambrosoli, da sempre anima e mente della Associazione, che mai ha «mollato», anche nei momenti più difficili. Maurizio Paoletti ha espresso l’orgoglio bovesano per il gruppo.

Accenno è arrivato (ma le notizie non son sfuggite nei mesi scorsi) su due ragazzi del gruppo, giovanissimi, che non pochi allori hanno raccolto nella stagione agonistica, nelle loro categoria: entrambi sempre sul podio, uno sempre primo.