Asti-Cuneo, Bertola-Campo-Dadone (M5S): “Ora i lavori possono partire”

23 marzo 2019 | 15:50
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Asti-Cuneo, Bertola-Campo-Dadone (M5S): “Ora i lavori possono partire”

“In 9 mesi Toninelli ha fatto quello che i suoi due predecessori non hanno fatto in 5 anni e senza alcun supporto dalle istituzioni del territorio”

Scrivono congiuntamente Giorgio Bertola (candidato presidente Regione Piemonte), Fabiana Dadone (deputato) e Mauro Campo (consigliere regionale) del Movimento 5 Stelle.

Asti–Cuneo, prove tecniche di paese normale: il Ministro Toninelli mantiene gli impegni presi. Anche l’impegno, preso lunedì 18, di cercare di portare l’atto aggiuntivo alla riunione preparatoria del CIPE di mercoledì 20, é stato rispettato. Ora i lavori possono partire e spetta al concessionario mantenere gli impegni presi. In 9 mesi Toninelli, in stretto contatto con i portavoce M5S del territorio, ha fatto quello che i suoi due predecessori non hanno fatto in 5 anni e senza alcun supporto dalle istituzioni del territorio.

Nel giugno del 2018 si insedia il nuovo governo, a settembre il Ministro riceve una delegazione delle istituzioni e delle parti sociali del territorio chiarendo che non si sarebbe ricorso a proroghe o aumenti tariffari per ottenere il completamento. A dicembre il ministero predispone una proposta per il concessionario ed a febbraio 2019 ottiene il parere tecnico della Commissione Europea. A questo punto il concessionario é ricevuto al ministero e, dopo aver definito gli ultimi dettagli, il Ministro Toninelli e il premier Conte si recano ad ispezionare il tratto di autostrada incompiuta, quindi in Prefettura a Cuneo ad incontrare le istituzioni locali e la stampa per illustrare il nuovo progetto e la soluzione contrattuale individuata. Il tutto presentando un cronoprogramma che prevede un possibile inizio dei lavori entro l’estate. Lavori previsti per una durata di 36 mesi con in parallelo circa un anno per la procedura di approvazione del lotto riprogettato.

Un raffronto con i Governi passati è imbarazzante. Lupi, Del Rio: sono cambiati i ministri ma non il risultato. Nel 2013-2018 l’opera è rimasta bloccata e addirittura condotta alla necessità di una riprogettazione. Da notare che in tutto il periodo le istituzioni del territorio e le parti sociali non hanno mai messo in discussione le scelte governative con manifestazioni pubbliche.

E’ evidente ormai che certi sindaci manifestino a comando, a seconda di chi Governa, senza guardare in alcun modo i dati di fatto.