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A Cuneo un incontro sui benefici dello sport nella cura dei tumori

11 marzo 2019 | 15:48
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A Cuneo un incontro sui benefici dello sport nella cura dei tumori

Presso il Salone d’Onore del Municipio di Cuneo su iniziativa dell’associazione “Donna per Donna” per i 20 anni dalla sua fondazione. L’ingresso è libero

Cuneo. Mercoledì 20 marzo alle ore 17, presso il Salone d’Onore del Municipio (via Roma 28), l’Associazione “Donna per Donna” Cuneo in occasione dei 20 anni dalla sua fondazione organizza un incontro aperto a tutti per sensibilizzare la comunità sui benefici che lo sport può portare in un contesto particolare come quello della malattia oncologica. Parteciperanno all’evento, che ha per titolo “Vivi, ama, corri – Lo sport aiuta l’anima”, alcuni rappresentanti dell’associazione “Donna per Donna” Cuneo e altre figure legate al mondo dello sport e della medicina. L’iniziativa è inserita nel programma della kermesse “8 marzo e dintorni” organizzata dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cuneo. Per maggiori informazioni scrivere a donnaperdonna.cuneo@libero.it o telefonare ai numeri 333/8488593, 366/2832102 o 333/7582556. L’ingresso è libero.

“Nel 2019 ricorrono i vent’anni della fondazione dell’associazione ‘Donna per Donna’ Cuneo, nata nel 1999 su iniziativa del dottor Pier Dino Rattazzi, ex primario di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Santa Croce Carle di Cuneo e di un gruppo di donne che, dopo aver vinto la sfida contro il tumore al seno, hanno voluto rendersi utili ad altre donne con la stessa patologia – spiega Ivana Pane, presidente dell’associazione ‘Donna per Donna’ Cuneo e coordinatrice dell’incontro -. L’associazione in questi anni è diventata un punto di riferimento importante per le donne che affrontano questo tipo di esperienza, con questa giornata dedicata ai benefici che lo sport può portare ai malati oncologici vogliamo fare conoscere la nostra associazione e dare una speranza a chi si trova ad affrontare questa difficile fase della propria vita”.

La collaborazione con altre associazioni che operano nello stesso ambito, anche in altre regioni italiane, e alcune esperienze maturate direttamente negli ultimi anni, come la partecipazione agli Oncologic Games svoltisi a Roma a giugno dello scorso anno, hanno permesso di creare rapporti consolidati di mutuo sostegno e di modificare la percezione del malato oncologico, non più come “caso patologico da assistere”, ma come “persona che interagisce con il mondo che lo circonda”.

Con questa iniziativa l’associazione “Donna per Donna” Cuneo intende proporre alcune riflessioni e riportare esperienze dirette di persone che hanno coniugato nella pratica il binomio sport-malattia. È il caso di Rosangela Percoco che ha condiviso la malattia di Leonardo Cenci, promotore degli Oncologic Games, scrivendone un libro; Ornella Garrone, responsabile Breast Unit – S.C. Oncologia, A.S.O. S.Croce e Carle Cuneo; Daniela Rubini, infermiera e maestra federale della Scuola Italiana di Nordic Walking Ada Quaranta, medaglia d’Argento agli Oncologic Games di Roma 2018. Tutte donne che per esperienza o per competenza hanno affrontato o affrontano quotidianamente la malattia e attraverso lo sport riescono a combatterla con più ottimismo ed efficacia.

PROGRAMMA

Modera: Gallizio Silvana (Vice presidente Associazione Donna per Donna Cuneo)

Ore 17

Saluti

Ivana Pane (Presidente Associazione Donna per Donna Cuneo)

Cristina Clerico (Assessora Pari Opportunità del Comune di Cuneo)

Ore 17,30

Rosangela Percoco (Scrittrice – Associazione Avanti Tutta)

L’insegnamento di Leonardo Cenci. Il malato oncologico e come affrontare la malattia

Ornella Garrone (Responsabile Breast Unit – S.C. Oncologia, A.S.O. S.Croce e Carle Cuneo)

Lo sport e l’alimentazione: i benefici in ambito oncologico

Daniela Rubini (Infermiera e maestra federale della Scuola Italiana di Nordic Walking)

Il Nordic Walking: che fa bene a tutti!

Ada Quaranta (medaglia d’Argento agli Oncologic Games di Roma 2018)

Cammino per vivere. L’esperienza e l’emozione di vincere una medaglia agli Oncologic Games

Conclusioni