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Uno sguardo al futuro: riflessioni sulle cifre stellari attribuite ai vigneti delle Langhe

3 febbraio 2019 | 12:06
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Uno sguardo al futuro: riflessioni sulle cifre stellari attribuite ai vigneti delle Langhe

Ad oggi ci sono all’incirca 300 etichette di Barolo, e sono proprio loro la forza trainante di un territorio così piccolo ma famoso in tutto il Mondo. Ma ci saranno sfide e problemi che andranno affrontatI

Cuneo. Sembra passato molto tempo ma se ci voltiamo indietro nel 1960 si faceva una fatica enorme a vendere il Barolo, il Vino dei Re, era il Dolcetto a trainare il mercato.

Oggi, in così poco tempo il mondo è cambiato, in meglio e il vero valore aggiunto di questo territorio è dato dai tanti piccoli contadini che hanno mandato i figli alla scuola enologica e poi si sono fatti la loro piccola azienda. Ad oggi ci sono all’incirca 300 etichette di Barolo, e sono proprio loro la forza trainante di un territorio così piccolo ma famoso in tutto il Mondo. Ma ci saranno sfide e problemi che andranno affrontate.

Primo fra tutti è che chi vorrebbe ingrandire la propria azienda spesso non può farlo, questo crea grandissimi problemi. Certo non caleranno i prezzi dei 10-15 cru più importanti come Brunate, Bussia, Cannubi, Rocche di Falletto, Sarmassa e così via, ma nel resto del territorio sono destinati a calare.

E questo è un vero campanello di allarme che possiamo rilevare, nonostante quest’anno si siano registrate quotazioni stellari per i vigneti più prestigiosi come quelli sopra nominati. 2,5 milioni di euro ad ettaro in su; sono da considerarsi un dato positivo, ma non ancora sufficiente per l’intero ed effettivo valore dei prodotti che se ne producono all’interno del territorio, Patrimonio ell’Unesco destinato a Barolo.

Altro problema è il continuo aumento delle temperature climatiche, che per un impedimento limita la ricerca di varietà che non subiscano questo effetto, a danno della produttività e qualità del vino. “Forse” si dovranno spostare i confini e le produzioni in zone più fresche.. ma questo è argomento spinoso da lasciare ai tecnici.

Tornando perciò a parlare del mercato futuro credo che la sfida prossima sarà far apprezzare di più il prodotto in territorio Italiano, creando basi forti per giustificare quello che sarebbe il corretto aumento dei prezzi delle 300 etichette che come detto prima rappresentano il territorio. Ciò permetterà di non paralizzare la crescita enogastronomica nei prossimi anni.

Gabriele Tomatis