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San Valentino: Il vino adatto per il tacco 12

10 febbraio 2019 | 11:45
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San Valentino: Il vino adatto per il tacco 12

I consigli del sommelier per un 14 febbraio indimenticabile

Tra pochi giorni sarà San Valentino, perché non concedersi quindi una cena romantica che accompagni la libido di coppia, novella o già consolidata che sia. Bene ora chiudete gli occhi e immaginate di trovarvi nella location desiderata, tavoli ben distanziati, illuminati con discrezione dalla luce delle candele. L’atmosfera ricercata è perfetta, ma ecco che il sommelier che si avvicina con la carta dei vini, e sorge il primo interrogativo della serata: il vino, lo scelgo io o lo sceglie lei?

Nelle cene a due, è solito consegnare la carta all’uomo. Un po’ per retaggio culturale, un po’ perché probabilmente sarà quello che pagherà il conto. Ma ormai ci sono tantissime donne appassionate di vini, che potrebbero tranquillamente sostituire il partner.

Non lasciatevi intimorire da quella che sembra una bibbia. Il vino è un espressione di carattere, e come tale si abbina non solo ai piatti e ai menu ma anche alle persone stesse. Potremmo classificare le persone in base al vino che sono soliti consumare: ecco alcuni esempi.

“Quello che ordina sempre la stessa bottiglia, è il tipico abitudinario, non ama rischiare. Noioso. Poi c’è quello che decide la bottiglia in base al nome iperconosciuto e altisonante: prova a stupire, ma cade nella banalità e nella superficialità? Chi sceglie una bottiglia economica, da non sottovalutare, a patto che la decisione sia motivata. Ci sono tanti vini poco costosi, ma di qualità, specialmente tra gli italiani. Magari occasione per provare un uvaggio o una cantina meno nota”.

E poi c’è lui: il compagno che sorprende. Senza essere degli esperti, lasciandosi anche consigliare, siate decisi, fermi e dando alcune indicazioni sulle preferenze San Valentino può essere l’occasione per iniziare un gioco sensuale fatto di profumi ed aromi… Io consiglio di utilizzare la soluzione a calice.

Iniziare con una bollicina, un ouverture metodo classico rosè, dal carattere deciso ma profumato floreale, viola, frutti rossi etc. Ricordate che state abbinando il vino si alla cena ma in Primis per la
persona che avete accanto, è il suo palato che dovete estasiare. “L’obbiettivo è la ricerca di sensazioni di piacere che dal naso e dalla bocca arrivano al cervello, il quale grazie ad ormoni e
proteine stimola tutto il corpo con la sensazione di ricompensa”.

A continuare dovete solo capire quali sono le sue preferenze la maggior parte delle giovani donne ama bianchi fermi più dolci aromatici (se disponibili provate a uscire dal territorio: es. il
Gewurztraminer di Yarden Israeliano, o un Alsaziano qui troverete profumi di litchi, agrumi, frutta esotica. In italia personalmente consiglio il riesling di Elena Walch, ottimo rapporto qualità prezzo). Chi preferisce bianchi secchi può optare per vitigni come pinot bianco, una ribolla gialla o la riscoperta di vini come lo chardonnay ma con più anni di invecchiamento.

Personalmente un ulteriore consiglio, giocate! Cena di pesce-vino rosso non troppo tannico ma elegante, distinto e mai superficiale. E se avete iniziato con una bollicina rosè l’ideale continuare con un pinot nero. Bene. Conquistato il palato e arrivati al dolce facilmente con la presenza di cioccolato fondente terminate con un barbaresco, (esempio un Tettineive di Az. Scarpa 2006) anche un calice diviso due. Meglio di una rosa gambo lungo…