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Presentato ad Aosta Piano integrato tematico RISK nell’ambito del programma di cooperazione Italia-Francia

12 febbraio 2019 | 09:46
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Presentato ad Aosta Piano integrato tematico RISK nell’ambito del programma di cooperazione Italia-Francia

Valmaggia:  “Coinvolgere la popolazione nella gestione dei rischi naturali, è l’impegno profuso dalla Regione Piemonte nel Pitem Risk, all’insegna di una collaborazione transfrontaliera”

Cuneo.  Ieri ad Aosta, nella saletta adiacente del salone M. Ida Viglino di  Palazzo regionale, è stato presentato  il Piano Integrato Tematico “RISK – Resilienza, Informazione, Sensibilizzazione e Comunicazione verso i Cittadini” del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia – Francia ALCOTRA 2014/20.

Alla conferenza, presieduta dall’Assessore alle Opere Pubbliche, Territorio ed Edilizia residenziale pubblica della Regione autonoma Valle d’Aosta Stefano Borrello, sono intervenuti l’Assessore all’Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della montagna, Foreste, Parchi  della Regione Piemonte Alberto Valmaggia e l’Assessore ai Lavori pubblici, Infrastrutture e Viabilità, Ambiente e Tutela del territorio, Ecosistema costiero, Ciclo delle Acque e dei Rifiuti, Protezione civile, Difesa del suolo  della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone.

In apertura, ha preso la parola l’Assessore agli Affari europei, Politiche del lavoro, Inclusione sociale e Trasporti Luigi Bertschy, mentre hanno chiuso i lavori la Consigliera delegata ai Progetti Europei e Internazionali della Città Metropolitana di Torino Anna Merlin, e il Sindaco di Chambéry ed eurodeputato Michel Dantin.

È importante riuscire a individuare e condividere strategie che diano continuità a iniziative che da tempo vengono portate avanti in realtà montane, come la Valle d’Aosta – ha così introdotto i lavoro, l’Assessore  agli Affari europei, Politiche del lavoro, Inclusione sociale e Trasporti della Regione autonoma Valle d’Aosta, Luigi Bertschy. I Fondi europei e le sempre maggiori competenze delle strutture regionali “Affari europei”, ci permettono dunque di dare una risposta concreta a tali esigenze ma anche di guardare al futuro per condividere una “politica di attenzione al rischio” che sappia però tenere conto delle difficoltà che avanzano, cercando di dare soluzioni comuni e trasversali, in particolare attraverso la strategia 2021-2027.

Per l’Assessore alle Opere Pubbliche, Territorio ed Edilizia residenziale pubblica della Regione autonoma Valle d’Aosta Stefano Borrello “ è fondamentale in questa fase molto delicata e con rischi emergenti correlati al contesto di cambiamento climatico, implementare le azioni di comunicazione del rischio, per rafforzare la cultura del rischio, attraverso un’informazione destinata sia alla popolazione che ad altre categorie di beneficiari.

Questo è il momento giusto per avviare una riflessione strategica transfrontaliera volta a di individuare linee di azione politiche attive e attente destinate alla definizione del concetto di “rischio socialmente sostenibile”, tenendo conto delle diverse normative in vigore nei vari Paesi (Italia, Francia, Svizzera) edella cultura di un popolo.

Altro aspetto fondamentale è lo sviluppo di metodologie di analisi utili per giungere alla definizione delle priorità di intervento e a meglio comprendere dove effettuare tali interventi.

L’Assessore all’Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della montagna, Foreste, Parchi  della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia ha precisato che “Coinvolgere la popolazione nella gestione dei rischi naturali, attraverso la formazione degli operatori e una comunicazione che sfrutti tutti i canali a disposizione sia nelle situazioni di emergenza che in fase di prevenzione, è l’impegno profuso dalla Regione Piemonte nel Pitem Risk, all’insegna di una collaborazione transfrontaliera e interregionale e nell’ottica di una programmazione rivolta anche al prossimo settennato”.

“Sono convinto – ha dichiarato l’Assessore alla Protezione civile e Difesa del suolo della Regione Liguria, Giacomo Raul Giampedrone – che la politica di oggi deve partire proprio dal cittadino, dalle sue esigenze e dalle sue necessità, per mettere in campo azioni e strategie “su misura”, in particolar modo quanto parliamo di politiche che riguardano la Protezione civile e quindi la sicurezza di tutti noi. Strategie partecipate e pianificate rassicurano l’Amministratore di turno sulle decisioni prese ma soprattutto producono azioni che arrivano direttamente alla salvaguardia dei cittadini che è il nostro compito principale. La comunicazione di emergenza ne è un esempio. In Liguria abbiamo realizzato strumenti di trasmissioni di informazioni urgenti e di rilievo che arrivano tempestivamente ai diretti interessati attraverso una specifica rete che funziona in tempo reale. Questo risultato è anche il frutto del grande lavoro che la parte scientifica svolge quotidianamente al servizio della politica e quindi al servizio della comunità tutta.

Per la Città metropolitana di Torino – ha concluso  la Consigliera delegata ai Progetti Europei e Internazionali della Città Metropolitana di Torino, Anna Merlin – questo progetto è molto importante perché i benefici si misureranno direttamente sulla popolazione. E’ un progetto “bottom-up” quindi avrà sicuramente una sua sostenibilità. Come Città Metropolitana ci concentreremo in particolare sulla creazione di Piani di Protezione civile partecipati con il coinvolgimento diretto di tutta la popolazione e sulla formazione degli Amministratori locali.