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Prato Nevoso, Ilaria e il suo record di salto mortale in carrozzina

11 febbraio 2019 | 19:16
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Prato Nevoso, Ilaria e il suo record di salto mortale in carrozzina
Prato Nevoso, Ilaria e il suo record di salto mortale in carrozzina
Prato Nevoso, Ilaria e il suo record di salto mortale in carrozzina

In merito al Wheelchair motocross, dove detiene il primato di unica italiana a praticare la disciplina, dice: “Da questo sport ho capito che non importa quante volte cadi perchè puoi sempre rialzarti e continuare a provare e alla fine ci riuscirai.”

Prato Nevoso. Ilaria Naef, sabato 9 febbraio, ha realizzato un’impresa mondiale: salto mortale in carrozzella sulla neve.

Nel pomeriggio ha provato un primo lancio senza successo ma al secondo Ilaria ha centrato l’obiettivo conquistando il record mondiale proprio sulla pista di Prato Nevoso.

Conosciamola meglio. “Ho venticinque anni, sono nata a Genova e ho sempre vissuto a Varazze. Ho frequentato il Liceo Linguistico per prodeguire con la Triennale in Teorie e Tecniche della Mediazione Interlinguistica e infine la Magistrale in Traduzione e Interpretariato.”

Quando hai “scoperto” il Wheelchair motocross?“Quando avevo circa 15 anni guardando dei video di skate in rete ho visto un ragazzo in carrozzina che andava allo skate park e mi sono subito innamorata di questo sport. Per ora sono l’unica italiana che lo pratica.”

Come e quando ti ci sei avvicinata?“Ho dovuto aspettate anni per poterlo praticare fin quando mi sono trasferita in Germania per un periodo di studio all’estero. In Italia non avevo la possibilità, mentre lì invece sono già in molti a praticarlo.

Ricordi le tue prime esperienze?Dei primi allenamenti ho ricordi molto belli perchè per me era un sogno che si realizzava, poter praticare questo sport che aspettavo da anni. Allo stesso tempo è stato difficile perchè cadevo spesso, sbagliavo sempre, un inizio in salita ma sono contenta di esserci riuscita, per me è stato un traguardo importante.

Quanto tempo dedichi agli allenamenti e come riesci a conciliare gli impegni con la vita di tutti i giorni?Mi alleno in palestra tre quattro volte a settimana per il discorso muscolare; mentre allo Skate park, meteo permettendo, una o due volte a settimana, quando vado cerco di rimanerci tutta la giornata. Adesso è un periodo che riesco a conciliare tutto essendomi appena laureata sono in cerca di lavoro ma anche quando studiavo sono sempre riuscita; è questione di organizzazione.

L’esperienza che ti ha emozionato di più e quella da dimenticare, se c’è? Da dimenticare non ne ho. Anche se sono caduta molte volte e ho preso tante botte sono tutte esperienze che mi hanno aiutata a crescere e portata avanti nella vita. Da questo sport ho capito che non importa quante volte cadi perchè puoi sempre rialzarti e continuare a provare e alla fine ci riuscirai. Il momento più bello è sicuramente stato il mio primo Dropping perchè tutti mi avevano sempre detto che sarebbe stato molto difficile, che non ci sarei riuscita. Invece dopo tanto lavoro ho fatto tanti trick anche più difficili.

Cosa ci racconti dell’impresa da Guiness appena conquistata?“Il backflip, salto mortale, a Prato Nevoso è stato una sfida con me stessa. Ho scelto Prato Nevoso perchè qui ogni anno organizzano l’evento “Bike to hell”, una gara di down hill in bicicletta sulla neve. Mi è sempre piacuta e avevo già partecipato facendo la discesa con la mia carrozzina. Questo è il motivo per cui ho scelto la cornice di questo evento per porter portare il mio salto. Sono molto contenta di averlo fatto perchè è stata una grande soddisfazione, per tutti.”

Quanta preparazione ed allenamento c’è dietro a quello a cui gli spettatori hanno potuto assistere?Ci vuole molto allenamento. In particolare l’ho fatto sulle rampe di legno. E’ molto difficile trovare una rampa del genere sulla neve questa è stata costruita appositamente per il mio salto. Era la prima volta che lo provavo sulla neve.

Cosa ti auguri per il futuro?“Spero, continuando a raccontare la mia storia in giro, di poi poter diffondere questo sport in Italia in modo da non esser presto più l’unica a praticarlo perchè è molto importante. Non tanto per lo sport fine a sè stesso quanto per il messaggio che porta: la carrozzina non è un’ostacolo, ma anche un giocattolo e uno strumento per divertirsi.

Ilaria ha grinta e passione da vendere e a Prato Nevoso ne ha dato dimostrazione. Potete seguirla sulla pagina Facebook Ilaria Naef WCMX.