Nizza, sindaco Estrosi: “Gli italiani sono benvenuti, qui, a casa loro”. Borgna: “Viva l’Italia, la Francia e l’Europa”

15 febbraio 2019 | 16:55
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Incursione dei gilets jaunes durante la manifestazione, le interviste

Nizza. Una ventina di sindaci tra francesi e italiani. Quattrocento persone in piazza a intonare l’inno di Mameli e la Marsigliese con la mano sul cuore. E’ stata suggellata così, in piazza Garibaldi, ai piedi del monumento all’uomo, nato a Nizza, che unì l’Italia, l’amicizia tra due popoli fratelli, accumunati da origini e tradizioni: quello francese e quello italiano.

“Siamo qui in piazza Garibaldi, questa mattina, sia per dimostrare la nostra amicizia e fratellanza comune tra francesi e italiani, tra nizzardi e l’insieme dei nostri compatrioti, che per dimostrare che siamo tutti uniti in questi valori”, ha dichiarato Christian Estrosi, sindaco di Nizza e presidente della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur, “Saluto i sindaci italiani della Regione Piemonte e della Liguria. Non abbiamo alcuna ragione politica per incontrarci qui oggi. Chi è qui è l’erede di una grande storia sia dei discendenti piemontesi, che italiani. Siamo piemontesi fino a prima del 1850; molti di noi sono italiani, che sono venuti qui, perché cacciati dal fascismo, dopo il 1850. E per il fatto che mio nonno fece venire qui gli immigrati italiani, in questa piazza Garibaldi, mi sento qualche volta per la cultura, per l’eredità o per la fratellanza sia italiano che francese”. E ancora: “Vedo crescere in Europa l’antisemitismo, la xenofobia, il razzismo e per questo voglio che continui questa fratellanza italiana e francese. Ai piedi di questa statua di Garibaldi, che ha fatto l’unità d’Italia, che ha portato l’idea di repubblica su tutti i continenti, fino all’America del Sud, voglio dire che abbiamo degli scambi culturali, industriali, ed economici, che oggi più che mai devono essere rinforzati”.

Intervista al sindaco di Nizza, Christian Estrosi

Un discorso, quello di Estrosi, fischiato da un gruppo di “gilets jaunes” che contestavano la politica di Macron di chiusura delle frontiere: “Parlate di fratellanza, poi però le frontiere sono chiuse”, hanno urlato, “Dov’è la coerenza?”.

Intervista gilet gialli

Federico Borgna, sindaco di Cuneo

“E’ una giornata che vuole sottolineare la forte determinazione delle nostre comunità nel sentirsi amiche”, dichiara Federico Borgna, sindaco di Cuneo: “Nella vita i momenti di difficoltà servono per farci mettere in ordine le cose importanti e credo che in questa settimana le nostre comunità si siano interrogate molto sulle nostre radici comuni culturali. Radici profonde nell’economia e nello sviluppo. Credo che aver organizzato questa giornata in piazza Garibaldi, sia stata una felice intuizione (dice riferendosi al sindaco di Nizza Christian Estrosi, ndr), che segna un altro passato comune forte che le nostre comunità hanno. Progetti che facciamo assieme di sviluppo territoriale, turistico ed economico, una forte interconnessione che le nostre comunità hanno con il Parco della Alpi Marittime e il Mercantour. Dalle nostre comunità oggi qui presenti arriva una testimonianza forte delle nostre radici, che vogliamo rispettare, perché come ha detto poco fa il sindaco di tenda: ‘Le persone passano, le radici restano’ e il futuro di una comunità è tanto più forte, quanto questa comunità è capace di far tesoro delle proprie radici. Da questa piazza un vivi la Francia, vivi l’Italia e viva l’Europa”.

Intervista agli “Amici del sindaco”, un gruppo di francesi che appoggia Estrosi

Gli inni nazionali