I giovani di Cervasca: “Ospiteremo una coppia siriana, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”

18 febbraio 2019 | 21:04
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I giovani di Cervasca: “Ospiteremo una coppia siriana, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”

Una decina di giovani con un sogno: aiutare una coppia che scappa dalla guerra. Insegnare l’italiano, sistemare casa e trovare loro un lavoro, queste le priorità.

Cervasca. Sabato 9 marzo ci sarà la serata di presentazione del progetto di accoglienza “KENEGDO”, ideato e realizzato dai giovani delle parrocchie di Cervasca e Vignolo. “KENEGDO” in ebraico vuol dire “Come lui, di fronte a lui”. È un progetto di accoglienza e di integrazione proposto da un’equipe di giovani del territorio cervaschese insieme all’associazione “Sentieri di Pace”. L’idea è quella di ospitare due ragazzi siriani, Hana e Ahmed che stanno fuggendo dalla guerra e, tramite i corridoi umanitari, raggiungeranno Cervasca.

Per far questo avranno bisogno del sostegno della popolazione…

“Assolutamente sì – commentano i ragazzi – nella serata di presentazione chiederemo l’aiuto a tutti. Abbiamo davvero bisogno che ognuno dia il proprio contributo, anche solo ad arredare la casa o imparare la lingua…”

Quando arriveranno i due ragazzi?

“Non sappiamo ancora con certezza se e quando arriveranno. Noi speriamo il prima possibile, anche perché Hana è incinta; avrà bisogno di assistenza e affetto”.

In un periodo in cui i Comuni rifiutano i migranti, Cervasca lancia un messaggio forte…

“E’ un messaggio di umanità. Non a caso KENEGDO in ebraico significa “come lui, di fronte a lui”. Vogliamo ripartire dal guardarci negli occhi e non fare distinzioni. L’idea è nata da un sogno. Dal sogno di giovani che, con le loro esperienze, hanno capito il linguaggio universale, quello dell’amore”.

Quali gesti concreti potranno fare i volontari?

“Abbiamo bisogno di far partire da zero una famiglia. Per il momento abbiamo una casa che è ancora da arredare, bisognerà insegnare loro la lingua italiana, trovargli un lavoro, inserirli nella comunità… Insomma, hanno bisogno di partire da zero per integrarsi al meglio”.

Come viene fatta la selezione dei ragazzi attraverso i corridoi umanitari?

“Viene fatta in base alle situazioni più gravi. I corridoi umanitari danno ai migranti una corsia preferenziale di arrivo in Italia tramite le autorità, evitando quindi i passaggi dal Mediterraneo. A Cuneo è già arrivata una coppia con la stessa modalità. Ora stanno bene e sono sereni, nel loro volto finalmente è tornato il sorriso”.

La serata di presentazione del 9 marzo si svolgerà al salone Polivalente di Cervasca (piazza Dott. Bernardi) alle 18.30 con un apericena e l’intervento di Alessandro Ciquera (volontario a lungo termine presso il campo profughi Tall Abbas).

Per informazioni: pagina Facebook