Gaiola, commento del sindaco Biolé alla “risposta” di Anas alle recenti sollecitazioni sullo stato del Ponte dell’Olla

5 febbraio 2019 | 09:23
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Gaiola, commento del sindaco Biolé alla “risposta” di Anas alle recenti sollecitazioni sullo stato del Ponte dell’Olla

“Constato che dopo più di quattordici mesi non sappiamo, io, il territorio, i fruitori della Statale 21, il dettaglio delle tempistiche previste per gli interventi che comunque, a quanto pare, sono ritenuti necessari”

Gaiola.   Ieri mattina, ANAS ha risposto alla nuova sollecitazione inviata la settimana scorsa dal sindaco Fabrizio Biolé in merito alla situazione del Ponte dell’Olla ed alla programmazione di eventuali interventi sul manufatto.

Il commento del sindaco Biolé:
“Naturalmente sono felice che vi sia stata una risposta, e non ho motivo di mettere in dubbio le rassicurazioni inoltrate dall’ingegner Gemelli sulla mancanza di un comportamento anomalo del manufatto.

Faccio però un paio di osservazioni, una di metodo ed una di merito.
Per prima cosa constato che dopo più di quattordici mesi non sappiamo, io, il territorio, i fruitori della Statale 21, il dettaglio delle tempistiche previste per gli interventi che comunque, a quanto pare, sono ritenuti necessari.

Inoltre se, come sottolineato nella risposta di ANAS, le fessurazioni localizzate sono “dovute al normale degrado dei materiali”, non mi spiego la abnorme differenza tra la parte del ponte interessata dalle fessurazioni, nella quale in pratica le crepe profonde, alte diversi metri, sono localizzate sul lato piano e sul lato curvo di una singola arcata e la rimanente struttura, praticamente intatta.

Da ultimo sembra che nella stringata risposta non si sia tenuto conto degli episodi non così rari del distacco recente anche di interi mattoni, il quale è naturalmente non normale nel caso di una corretta manutenzione ordinaria, e oltremodo pericoloso, sia per chi frequenta la sentieristica sottostante a piedi o in bicicletta (il tratto fa parte del Bike Park Tajarè), sia per le centinaia di canoisti e fruitori del fiume”.