Davide Enia al teatro Toselli di Cuneo con “L’Abisso”

22 febbraio 2019 | 13:01
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Davide Enia al teatro Toselli di Cuneo con “L’Abisso”

Sabato 2 marzo alle 21

Cuneo. Urgente, profondo e attuale il racconto di Davide Enia, scrittore, attore, regista e autore di teatro vincitore, tra gli altri, del Premio UBU, Premio Tondelli, Premio ETI. L’autore attinge ai suoi Appunti per un naufragio (Premio Mondello 2018) per raccontare un’esperienza indicibile: lo spaesamento, il dolore e la rabbia che affiorano dinanzi alla grande tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo.

Per trovare le parole più efficaci, Enia è andato a Lampedusa, ha assistito agli sbarchi dei profughi, ha raccolto per mesi le testimonianze dei sopravvissuti e dei testimoni, dando forma ad un testo che è allo stesso tempo testimonianza storica e percorso esistenziale che riguarda tutti noi.

Racconta Enia: “Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io era senza parole. La Storia ci accadeva davanti, la Storia che si studia nei libri e che riempie i film e i documentari. Ho trascorso molto tempo sull’isola per provare a costruire un dialogo con i testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori. Rispetto al materiale che avevo precedentemente studiato, in quello che stavo reperendo di persona c’era una netta differenza: durante i nostri incontri si parlava in dialetto. Si nominavano i sentimenti e le angosce, le speranze e i traumi secondo la lingua della culla, usandone suoni e simboli. In più, ero in grado di comprendere i silenzi tra le sillabe, il vuoto improvviso che frantumava la frase consegnando il senso a una oltranza indicibile. In questa assenza di parole, in fondo, ci sono cresciuto. Nel Sud, lo sguardo e il gesto sono narrativi e, in Sicilia, “‘a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice”, la miglior parola è quella che non si pronuncia. Ne L’abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente.”

Biglietti: costi e modalità di acquisto (anche on line) alla pagina: http://www.comune.cuneo.it/cultura/teatro.html

Sono inoltre in vendita presso l’Ufficio spettacoli in via Amedeo Rossi 4 lunedì, martedì, mercoledì e venerdì (chiuso il giovedì) dalle 9 alle 12 e, il giorno dello spettacolo a partire dalle 17, al botteghino del teatro (via teatro Toselli 9).

Presso l’Ufficio spettacoli e al botteghino del teatro è anche possibile acquistare i biglietti con 18app e Carta Docente.