Dalla Val Maira, Daniele Serra torna a gareggiare nella Coppa del Mondo di fondo
Dopo l’esperienza del 2017 il giovane cuneese è stato convocato nuovamente per rappresentare l’Italia ai massimi livelli
Canosio. Li hanno definiti gli alfieri cuneesi che, con tutti gli altri azzurri, si confronteranno con i bigs mondiali dello sci di fondo questo week end a Cogne dove andrà in scena la Coppa del Mondo. Daniele Serra con Lorenzo Dadà Romano rappresenteranno la Granda.
Abbiamo fatto qualche domanda a Daniele.
Raccontaci di te. “ Sono nato a Cuneo nel 1996 e ho sempre vissuto a Canosio, un piccolo paesino in alta Valle Maira. Da due anni però vivo a Marmora, il comune vicino, dove ci siamo trasferiti per le esigenze lavorative di mio papà, il quale ha un’azienda agricola con un trentina di mucche piemontesi. Mia mamma, invece, fa l’insegnante alla scuola elementare di San Damiano Macra. Ho anche un fratello, più piccolo di due anni, che frequenta l’università a Torino, e una sorella che studia al liceo artistico di Cuneo. Ho frequentato la scuola primaria a Prazzo, un piccolo paesino sempre in valle Maira, dove eravamo una pluriclasse di pochi alunni. Le medie invece erano a Stroppo, più giù in valle ma sempre vicino a casa. Dopo le medie, invece, ho iniziato a studiare a Cuneo, abbastanza lontano da casa. Sono stati 5 anni intensi ma ricchi comunque di soddisfazioni. Partivo da casa ogni mattina alle 6.15 e rientravo alle 15.30 del pomeriggio, quando non avevo allenamento sulla neve, mentre nella stagione invernale rientravo anche alle 18 di sera.”
Quando è nata la tua passione per il mondo dello sci? “Praticamente sono nato con gli sci ai piedi: i miei genitori sono sempre stati appassionati di sport e di natura e a 3 anni ho iniziato a sciare con gli sci da discesa. A 6, grazie alla scuola elementare, mi sono avvicinato allo sci di fondo e dall’età di 7 anni ho iniziato a fare le prime gare. Dapprima gare provinciali e regionali, poi gare a livello nazionale (coppa Italia e campionati italiani), proseguendo poi con le gare internazionali (coppa Europa o OPA Cup e mondiali giovanili) fino ad arrivare alla convocazione di due anni fa in coppa del mondo, nella sprint in tecnica libera di Dobbiaco.”
Come riesci a conciliare vita privata, impegni scolastici/lavorativi con questa passione? “ Conciliare tutto insieme è una bella impresa. Ho sempre le giornate abbastanza piene. Dopo il liceo scientifico mi sarebbe piaciuto proseguire gli studi ma purtroppo le facoltà che mi interessavano erano quasi tutte con obbligo di frequenza e con sede a Torino e quindi sarebbe stato difficile portare avanti entrambe le cose. Così ho deciso di non iscrivermi all’università e dedicarmi allo sport. Lo sport a questi livelli è praticamente un lavoro: nella stagione di allenamento, che va da maggio a novembre, ci si allena 2 volte al giorno quasi tutti i giorni, mentre nella stagione delle gare si riducono un po’ gli allenamenti ma i week-end sono tutti super impegnati, perché facciamo 2/3 gare a fine settimana. Purtroppo però, non facendo ancora parte di un gruppo sportivo militare, non percepisco uno stipendio. Quando sono a casa, collaboro con mio papà nella sua attività. Mi piace anche il suo lavoro, stare all’aria aperta e lavorare con gli animali.”
Cosa ci dici di questa convocazione per la coppa del Mondo? È la prima volta per te? “La convocazione per la Coppa del Mondo di Cogne è arrivata dopo i campionati italiani a Cogne, dove nella 15 km individuale ho ottenuto il settimo posto assoluto e la medaglia d’argento nella categoria U23. Poi dopo la buona prestazione nella sprint di coppa Europa di venerdì scorso, mi hanno convocato anche per fare la sprint di sabato 16. Ero già stato convocato due stagioni fa, a Dobbiaco per la sprint a tecnica libera, dopo aver ottenuto il 7 posto nella qualifica della sprint dei campionati italiani di Feltre. Allora la sprint non ero il mio format preferito e avevo chiuso la classifica, battendo però un grande specialista come Sergey Ustiugov, il quale era caduto in discesa. Ora sento di essere migliorato anche sulle gare corte e di poter fare qualcosa di buono. Qualificarsi sarà qualcosa di impossibile ma ce la metterò tutta.”
Con quale stato d’animo ti presenti a questo importante appuntamento?“Sono contento di essere stato convocato e sono un po’ agitato a dire la verità. Non ho grandi aspettative sui risultati del weekend ma cercherò di spingere al massimo e di raccogliere il 100% da questa esperienza sportiva.”
Consigli per chi volesse seguire il tuo esempio?“Un consiglio che posso dare è sicuramente quello di non arrendersi alle prime difficoltà ma di continuare a insistere e perseverare perché, per quanto posso sembrare difficile, prima o poi le soddisfazioni e i premi arrivano.”
Oggi, sabato 16 febbraio, Daniele ha partecipato alla Sprint dove ha fatto il 53emo tempo. Raggiunto telefonicamente ci ha detto: “Ho avuto buone sensazioni ed è stata un’emozione pazzesca: il tifo era straordinario e gli spettatori davvero tanti.”
Domani Daniele, con Lorenzo, difenderà i colori azzurri nella 15 Km in T.C. In bocca al lupo!