A tu per tu con l’autrice cuneese di “E’ l’amore che resta…”, Lorena Giubergia

19 febbraio 2019 | 20:12
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A tu per tu con l’autrice cuneese di “E’ l’amore che resta…”, Lorena Giubergia
A tu per tu con l’autrice cuneese di “E’ l’amore che resta…”, Lorena Giubergia
A tu per tu con l’autrice cuneese di “E’ l’amore che resta…”, Lorena Giubergia
A tu per tu con l’autrice cuneese di “E’ l’amore che resta…”, Lorena Giubergia
A tu per tu con l’autrice cuneese di “E’ l’amore che resta…”, Lorena Giubergia
A tu per tu con l’autrice cuneese di “E’ l’amore che resta…”, Lorena Giubergia

Tante presentazioni nella provincia Granda e, dal prossimo 20 febbraio, il folletto Jaky, protagonista del libro, farà parte della trasmissione radiofonica “CUORE MATTO” di Radio Carrù International

Cuneo. Oggi conosciamo insieme Lorena Giubergia, autrice emergente cuneese, del libro “E’ l’amore che resta” edito dal Gruppo Albatros il Filo.

Ci racconta di lei? Sono nata a Cuneo nel 1967 da una famiglia comune, ho sempre avuto un rapporto molto stretto con mio padre nonostante adori mia madre all’infinito, ma lui aveva il dono di farti sentire felice in qualsiasi momento… Mi ha sempre detto fin da bambina che nella vita ci sono 2 cose fondamentali: la ricchezza e la fortuna, la ricchezza era se avessi incontrato una persona che non avrebbe mai cercato di modificare il mio carattere e che riusciscisse a farmi felice nei piccoli gesti della quotidianità e la fortuna sarebbe poter aver tempo da condividere con questa persona e a quel punto avrei avuto tutto quello che conta in questa vita. Ed io ho avuto questa ricchezza e questa fortuna, ho avuto mio padre.”

Quando ha “scoperto” il mondo della scrittura?Le mie più grande ispirazione sono sempre stati i miei genitori, soprattutto mio padre, da lì un mondo di biglietti sempre più ricchi di contenuto per le circostanze più particolari e poi qualsiasi ispirazione la trasferivo sulla carta e mio padre ascoltando le mie parole mi diceva che avevo il potere di arrivare fino al cuore… Osa mi diceva, osa a scrivere che puoi farcela, ma finito la scuola media ho subito affrontato il mondo del lavoro e mi dicevo che pormi senza una giusta istruzione sembrava impossibile. Poi è arrivata su di noi quella che io ritengo la notizia più devastante, un male incurabile che ha dilaniato la nostra vita per più di quattro anni e ovviamente in quel frangente ero come un fiume arso… Nonostante nel percorso che sapevamo avesse una sola fine mio padre mi ha fatto promettere due cose, mi ha detto che avrebbe affrontato tutto con una serenità inimmaginabile se gli avessi garantito due cose: la prima vegliare su mia madre fino al mio ultimo respiro. E la seconda: osa, insegui i tuoi sogni, scrivi il tuo libro che ce la puoi fare, devi solo avere il coraggio di osare…

Come è nato il suo primo libro?Tutto è nato dalla perdita di mio padre, avevo questo peso, questa promessa non mantenuta, questa mancanza a cui dovevo provvedere, così inspiegabilmente mi é arrivata in mente questa storia e com’è nata è rimasta e anche la casa editrice non ha modificato. Ho subito bocciato l’idea di un libro autobiografico perché pensavo “chi sono io per “dire” che il mio dolore è il più grande”… Così è nato questo racconto scritto nei momenti meno opportuni, tipo in cassa al supermercato mi veniva l’ultima frase scritta e il seguito, ovviamente facevo stornare tutto e sul primo pezzo di carta aggiungevo il seguito… E mia figlia ignara di tutto mi guardava incredula, poi come tutti siamo presi tra mille impegni, infatti la parte scritta al computer, cosa per me più difficile, avveniva di notte, in media da dopo mezzanotte fino alle cinque del mattino, mentre la storia vera e reale si è materializzata ad incastri dove sono suggeguiti pezzi di carta e poi un agenda ormai mia compagna di viaggio. Anche perché e sembrerà impossibile crederlo non riesco ad inventare niente se sono comodamente seduta con tutto l’occorrerebbe a disposizione.”

La trama?La storia narra di una piccola bambina coraggiosa, Lucia che si trova subito ad affrontare la cosa più tremenda. Da lì la dura risalita con l’aiuto del nonno, una nuova amicizia e questo amore che resta. Che niente è nessun potrà mai portarci via, nemmeno il dolore. Poi la parte magica tra Folletti e Babbo Natale che porteranno in dono Lucia una splendida sorpresa”.

Come è riuscita a pubblicarlo?Una volta concluso il racconto è poi inserito sul computer grazie ad una mia cara amica Ivana che ignara di tutto mi ha spiegato come procedere. Da lì il coraggio di osare, non era tenendo tutto nel cassetto che avrei adempiuto alla promessa e così una mattina di giugno ho inviato l’email con il mio inedito al Gruppo Albatros il Filo, che riserva uno spazio agli autori emergenti, e che ha una distribuzione molto vasta, speravo almeno in giudizio che credevo poco lodevole solo per togliermi questa soddisfazione, tant’è che non avevo aggiunto il mio cellulare pensando che finisse tutto lì. L’unica cosa certa era che dopo più di cinquemila giorni ero riuscita a mantenere la mia promessa e non mi ero sentita più così bene da tanto tempo. Dopo due giorni mi arriva in risposta dalla casa editrice una conferma dell’arrivo dell’opera chiamandomi: gentile autrice, per me era già tutto. Invece una settimana dopo venivo contatta per la pubblicazione del medesimo, i tempi per la stesura sono di circa quattro mesi ed era loro desiderio farlo uscire per Natale… Non ci sono state modifiche da parte loro nel testo e in tutti i vari passaggi sono stata affiancata da persone capaci, gentili e molto disponibili, compresa la scelta della copertina, dove questa bimba trattiene nelle sue manine l’amore più grande…”

Quando è stato pubblicato?Il libro è uscito a novembre 2017 e la prima presentazione è stata nella scuola elementare di mia figlia a Borgo San Giuseppe con le insegnanti Monica e Caterina che ringrazion con la dirigente. Ho anche presentato il libro in collaborazione con la cartolibreria la Leggenda, nel Salone Parrocchiale di Borgo San Giuseppe Ospiti di Don Pierluigi. Sono seguite le presentazioni all’Ippogrifo Bookstore di Cuneo, alle Nuvole di Fossano, al Sognalibro di Borgo San Dalmazzo, a Lettera_22 di Mondovì per per due volte, altro bis alla Belgravia di Torino affiancata dalla Blogger Raffaella Augusta Giglioli Del blog Gigliolibri che ha recensito il mio libro con apprezzamenti lodevoli. Ho preso parte con altri autori del Gruppo Albatros alla Fiera del libro di Torino dove ovviamente era esposta anche la mia opera, seguita da un’intervista in diretta su Vida network messa a disposizione dalla casa editrice, seconda tappa a Roma alla fiera Più Libri più liberi. Altra presentazione alle serate culturali della Gramigna a Gaiola dove il sindaco mi ha affiancato una persona che leggeva alcune parti coinvolgenti del libro seguito da un sottofondo musicale dal vivo, è stato un connubio perfetto. Ho partecipato nel frangente alle interviste televisive, messe a disposizione dalla casa editrice su Sky, Dieci libri, Se Scrivendo e La Luna e i Falò, di recente sono stata ospite nella trasmissione televisiva di Telegranda, Parliamo con… Ospite di Matteo Garnero e a Sfida Vincente su GRP ospite di Alessia Bertolotto. Ho presentato anche il libro in diretta su Radio Galileo e Radio Carru’ international ospite di Anna Bongiovanni nel programma CUORE MATTO. In ogni luogo ho incontrato molte persone che non vedevo da tanto tempo e soprattutto mi sono arricchita di nuove amicizie, Lucia unisce e mi ha dato grandi soddisfazioni il tutto condiviso con mia figlia che mi segue come un ombra in questo magica avventura.”

Obiettivi da raggiungere?“Il mio obiettivo, se questo libro ha dato le giuste aspettative, ovviamente è di scrivere il seguito, ma devo ammettere che finisse tutto qui non posso che ritenermi soddisfatta di questo anno passato che mi regalato un esplosione di emozioni e adesso mi concentro sul nuovo programma radiofonico riguardante i sogni e il folletto Jaky, personaggio del mio libro, che andrà in onda mercoledì 20 febbraio dalle ore 20.30 alle ore 21,30 su Radio Carrù International, affiancata dalla mitica Anna Bongiovanni nel programma CUORE MATTO.”