coppa del mondo bocce |
Sport
/

A tu per tu con i campioni cuneesi di bocce Emanuele Ferrero e Simone Mana

14 febbraio 2019 | 20:29
Share0
A tu per tu con i campioni cuneesi di bocce Emanuele Ferrero e Simone Mana
A tu per tu con i campioni cuneesi di bocce Emanuele Ferrero e Simone Mana
A tu per tu con i campioni cuneesi di bocce Emanuele Ferrero e Simone Mana
A tu per tu con i campioni cuneesi di bocce Emanuele Ferrero e Simone Mana
A tu per tu con i campioni cuneesi di bocce Emanuele Ferrero e Simone Mana

Alla prima edizione della Coppa del mondo “mista” di tiri sportivi gli italiani han ottenuto un ottimo secondo posto alle spalle della favoritissima Francia

Envie/Centallo. La scorsa settimana, venerdì 8 e sabato 9 febbraio, trasferta francese per i campioni cuneesi Emanuele Ferrero e Simone Mana.

Hanno preso parte, con la Nazionale azzurra del settore volo, alla prima edizione della Coppa del mondo “mista” di tiri sportivi, novità internazionale che ha coinvolto dieci Paesi.

A disposizione dei tecnici azzurri Enrico Birolo e Fulvio Peira oltre a Emanuele Ferrero e Simone Mana, Gaia Falconieri, Serena Traversa e Virginia Venturini.

Li abbiamo incontrati per conoscerli meglio.

Dove sei nato e cresciuto? Ferrero: “Abito a Envie e qui sono cresciuto, sono nato a Savigliano il 14 ottobre 1988.” Mana: “Sono nato a Cuneo il 17 marzo del 1995. Sono però cresciuto e vivo ancora tuttora a Centallo con i miei genitori e mio fratello.”

In quale momento ti sei avvicinato al mondo dello sport e nello specifico al gioco delle bocce? Ferrero: “Mi sono avvicinato alle bocce perché i miei genitori gestiscono la bocciofila enviese.” Mana: “Sono sempre stato un appassionato di qualsiasi tipo di sport e a dimostrazione di questo anche dopo la scuola superiore (Ragioneria) ho scelto di iniziare un percorso universitario legato allo sport scegliendo di frequentare i corso di laurea di Scienze Motorie. Fin da bambino, già a partire dai 5/6 anni, ho iniziato a praticare il nuoto, balli latino-americani ma soprattuto a giocare a bocce in particolare al Volo. Questa è la mia vera passione! Fin da bambino appunto ho sempre ammirato mio padre mentre giocava a bocce alle feste dei paesi in estate e io ne sono rimasto folgorato! Un vero colpo di fulmine!”

Quale è stato il tuo percorso? Ferrero: “A 13 anni mi sono tesserato per la Saviglianese, a 16 anni sono andato a Saluzzo all’Auxilium. Finito il settore sono andato alla società Ferrero di Cirié. A 20 anni sono andato per 4 stagioni alla società di Chiavari (Chiavarese Caudera). Poi a marzo del 2012 sono andato alla BRB di Ivrea società con la quale gioco ancora adesso.” Mana: “Ho convinto mio padre a portarmi in bocciofila per provare a giocare benché non avessi ancora l’età idonea per partecipare alle gare cominciai ad allenarmi ogni settimana con altri ragazzini che già frequentavano la bocciofila. Da quel momento in poi non ho mai più smesso di giocare anche grazie soprattuto ai miei genitori che hanno sempre fatto molti sacrifici per poter portarmi agli allenamenti inizialmente a Centallo e poi a Saluzzo e soprattutto alle gare. Da 1 anno io e mio fratello Matteo giochiamo per la CRO Lyon, una squadra di serie A francese.”

Alla recente Coppa del Mondo era la prima volta in azzurro? Ferrero: “No in nazionale sono andato più volte partecipando a più campionati del mondo o europei. Ho vinto
7 campionati italiani a squadre, 3 campionati italiani singoli, 2 campionati del mondo under 18, 2 campionati del mondo under 23, 2 campionati europei senior, stabilito 5 record del mondo alla staffetta.”
Mana: “Ho avuto l’onore e la fortuna di poter indossare, già a partire dai 12 anni, la maglia della nazionale e indossarla molte volte anche a livello senior partecipando a 2 campionati del mondo e 1 europeo. A livello agonistico ho avuto la fortuna di poter vincere 8 campionati italiani e 2 campionati del mondo a livello giovanile. A livello senior ho vinto 3 campionati di società (2 italiani e 1 francese) e 2 coppe europee sempre di società.

L’esperienza che fino ad oggi ti ha emozionato di più? Ferrero: “Sicuramente il primo mondiale vinto nel 2006.” Mana: “Il ricordo più bello sicuramente è il mondiale di staffetta vinto in coppia con mio fratello nel 2013. Un’emozione unica!

Qualche consiglio a chi volesse seguire un percorso simile al tuo? Ferrero: “Per giocare a bocce serve un minimo di telento. Perché sembra solo facile, ma non lo è. Soprattutto nella mia specialità “staffetta” serve molto allenamento se si vuole arrivare a certi risultati. Il consiglio è sicuramente di avere tanta voglia e la forza di non abbattersi subito.” Mana: “Nel nostro sport per fare le prove di corsa o anche chiamate “prove alternative” (staffetta e progressivo) serve molto allenamento fisico (si tirano circa 50 bocce in 5 minuti) paragonabile a un allenamento da mezzofondista, oltre che ovviamente coordinazione nel lancio per cercare di colpire il bersaglio. Un consiglio che mi sento di dare a chi volesse seguire un percorso simile al mio è quello di non aver paura dei pregiudizi ma fare ciò che piace e ci rende felici (il mio sport è poco conosciuto in realtà e catalogato come uno sport per vecchi), e inoltre mi sento di dire che la cosa più importante nello sport è il restare umili.

I cuneesi nell’ultima competizione han ben difeso la Nazionale italiana ottendo un ottimo secondo posto alle spalle della favoritissima Francia.