Fondazione CRC a Roma insieme all’Ufficio scolastico regionale per presentare il Modello di orientamento precoce

Cuneo. Una delegazione cuneese guidata dalla Fondazione CRC – con il presidente Giandomenico Genta e la referente del Settore Educazione Irene Miletto, insieme con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, rappresentato dalla Dirigente dell’Ambito territoriale di Cuneo Maria Teresa Furci, e la consulente per il progetto MoviMenti Orientamento, Paola Merlino – ha incontrato a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Sottosegretario Salvatore Giuliano, a cui ha presentato il Modello di orientamento precoce.

Il Modello, un vero e proprio percorso di orientamento che accompagna i ragazzi dai 9 ai 16 anni, nei passaggi più importanti per la scelta del futuro percorso di studi, è stato sviluppato dalla Fondazione CRC a partire dalle indicazioni contenute nell’analisi pubblicata nel 2015 con il Quaderno 23 Quelli che lasciano, a cura di Adriana Luciano e Roberta Santi. Seguendo le linee guida emerse dalla ricerca, la Fondazione ha finanziato, attraverso il bando MoviMenti Orientamento, cinque progetti triennali, che hanno operato su tutta la provincia di Cuneo con l’obiettivo di ridurre il rischio di dispersione scolastica, migliorare la capacità di scelta dei percorsi di studio e di lavoro e rafforzare le competenze fondamentali dei giovani coinvolti.

In parallelo, è stato inoltre costituito un Tavolo di coordinamento sulle tematiche dell’orientamento, tuttora attivo, che ha coinvolto Fondazione CRC, Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, Camera di Commercio, Città di Alba, Città di Bra, CFP Cebano Monregalese, Cooperative Emmanuele e Momo, Liceo Peano Pellico di Cuneo, Cooperativa Orso, CnosFap, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confindustria, Coldiretti Cuneo.

Infine, nel 2018, sulla scorta dalle competenze sviluppate, è stato ideato e implementato un corso di formazione su “Tecniche di orientamento scolastico – orientamento precoce”, riconosciuto dalla Regione Piemonte e dall’Ufficio Scolastico Regionale, che ha formato e sta formando insegnanti, operatori e orientatori professionisti su metodologie e linguaggi dell’orientamento.

E l’impegno su questi temi continua, perché la Fondazione CRC ha partecipato ad un bando promosso dall’impresa sociale Con i bambini, che gestisce il Fondo nazionale per il contrasto alla povertà educativa minorile, con il progetto Città dei Talenti. L’iniziativa è finalizzata a costruire uno spazio dove i bambini, tra i 7 e i 17 anni, potranno acquisire consapevolezza di se stessi e dei propri talenti, per sviluppare abilità e conoscenze necessarie per affrontare il percorso di crescita e le future scelte. L’idea progettuale è stata approvata e verrà ora sviluppata attraverso un percorso di progettazione partecipata, che vedrà la Fondazione e il progetto attuatore impegnati nel corso del 2019.

“La dispersione scolastica e l’orientamento sono tematiche sempre più centrali nella società odierna, e per questo al centro dell’interesse e delle politiche nazionali ed europee” dichiara Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC. “Il nostro ringraziamento va oggi al Sottosegretario Giuliano, per l’accoglienza davvero unica che ci ha riservato, l’attenzione e il tempo dedicato ad approfondire con noi le varie attività che stiamo realizzando e che ha proposto di replicare a livello nazionale. Una conferma ulteriore della bontà di questo progetto e dell’importanza di mettere al centro dei nostri interventi le persone e lo sviluppo dei loro talenti: campi su cui continueremo ad investire le nostre energie, grazie al percorso condiviso che porterà alla realizzazione della Città dei Talenti”.

“L’orientamento costituisce un pilastro fondamentale della formazione e della crescita dei nostri giovani come cittadini attivi perché permette ai nostri studenti di scoprire se stessi e i propri talenti, nonché di acquisire le capacità necessarie per affrontare con più consapevolezza le scelte future. Il modello proposto dalla Fondazione CRC favorisce l’inserimento, fin dalla prima scolarizzazione, delle metodologie orientative nella pratica didattica quotidiana, consente di personalizzare gli apprendimenti e di migliorarne la qualità, nonché di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e il disagio sociale. Esso si fonda su una progettazione ampia di esperienze concrete, da svolgere a scuola o sul territorio con insegnanti opportunamente formati, capaci di attivare interesse, motivazione e proiezione positiva verso il futuro”, dichiara Fabrizio Manca, Direttore generale dell’USR Piemonte. “Voglio esprimere pubblicamente la nostra riconoscenza alla Fondazione per il suo costante e inestimabile contributo allo sviluppo del sistema scolastico locale. Scoprire e valorizzare i talenti, garantire a tutti e a ciascuno pari opportunità di successo, nella formazione come nella vita, è l’obiettivo più sfidante che potevamo condividere, insieme all’impegno, che è anche la nostra più alta ambizione, di costruire insieme un modello di scuola utile non soltanto alla comunità cuneese ma all’intero Paese”.