Dalla modernità solida alla società liquida: a Savigliano incontri tra arte e drink

2 gennaio 2019 | 09:11
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Dalla modernità solida alla società liquida: a Savigliano incontri tra arte e drink
Dalla modernità solida alla società liquida: a Savigliano incontri tra arte e drink
Dalla modernità solida alla società liquida: a Savigliano incontri tra arte e drink
Dalla modernità solida alla società liquida: a Savigliano incontri tra arte e drink

Con il professor Marco Filippa si cercherà di affrontare la grande trasformazione dell’arte iniziata a inizio novecento per fare un viaggio fino a oggi

Savigliano. Partono a gennaio, con cadenza mensile, cinque incontri dedicati a grandi temi dell’arte moderna e contemporanea. Curati dal professor Marco Filippa, nei locali del Pelledoca, ogni serata cercherà di affrontare, attraverso un racconto visivo e un drink appropriato al tema, la grande trasformazione dell’arte iniziata a inizio novecento per fare un viaggio fino a oggi.

Il macro titolo: “Dalla modernità solida alla società liquida”, annuncia con chiarezza il passaggio da una stagione progettuale, sorretta da certezze spezzate dai due conflitti mondiali fino all’oggi, contraddistinto da un universo liquido, disseminato e multiforme, come avrebbe detto Zygmunt Bauman. Il novecento ha registrato inevitabilmente anche un cambio di centro dell’arte occidentale, da Parigi la staffetta è passata a New York e oggi alla molteplicità dei centri dei pensieri e delle forme.

Giovedì 17 gennaio il primo appuntamento dedicato alla figura di Marcel Duchamp, al suo scardinare l’arte dalla dimensione visiva per approdare ad altre forme, cerebrali, che aprono strade inedite al territorio dell’arte.

Il secondo appuntamento, giovedì 21 febbraio, è incentrato sulla “pittura d’azione” dell’americano Jackson Pollock messa a confronto con l’arte come azione della notissima Marina Abramović e di molti altri artisti meno conosciuti.

Il 3 marzo, sempre di giovedì, la stagione creativa degli anni sessanta, dallo sbarco della Pop Art alla Biennale di Venezia a confronto con il suo contraltare europeo con la battagliera “arte povera” che ha avuto come capofila il gruppo italiano. Giovedì 18 aprile il racconto s’innesta sugli anni ’80, sui molteplici ritorni alla pittura dopo decenni di tabù.

Ultima serata, giovedì 23 maggio, un incontro che è anche una domanda: l’Arte come marketing? Sfatato il mito, spesso fasullo, dell’artista come genio avulso dalla società che muore in povertà, oggi il confine tra arte e mercato sfiora sconfinamenti che rendono labile ogni valore che non sia mercificabile.

Info: archmarco.filippa@gmail.com pagina facebook di Marco Filippa