lieto fine

Benedetta, 19enne lagnaschese: “Scampata alla meningite grazie al vaccino”

22 gennaio 2019 | 16:52
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Benedetta, 19enne lagnaschese: “Scampata alla meningite grazie al vaccino”

La storia conclusasi positivamente raccontata dalla ragazza attraverso il suo profilo facebook

Lagnasco. Nell’epoca dei social fortunamente a raccogliere like e condivisioni non sono solo le storie di cronaca o dei vip. Benedetta Rosatello ha raccontato con un post dal suo profilo Facebook la vicenda che l’ha vista protagonista.

Scriveva il 13 gennaio: “Sono stata colpita una settimana fa da meningite batterica da meningococco di ceppo B, una forma piuttosto rara e, nella maggior parte dei casi, fulminante. Ancora non avevo il vaccino per il ceppo B nello specifico, ma ero già protetta grazie al tetravalente contro i ceppi A, C, Y e W. Con ogni probabilità, proprio questo mi ha salvata concedendomi il tempo di arrivare in ospedale dove ho potuto iniziare da subito le cure necessarie.
Ho sentito che il mio caso clinico è diventato quasi “famoso”; al di là della curiosità medica, mi piacerebbe che questa mia vicenda venga presa come esempio del fatto che a volte semplici gesti quotidiani, come potrebbe essere stato per me andare a studiare in biblioteca, possano avere risvolti inaspettati.

Non intende far politica, semplicemente raccontare la sua vicenda ed esprimere un’idea personale.

Continua: “Spesso ci dimentichiamo di questi pericoli che si celano nel mondo microscopico, viviamo le nostre vite, com’è giusto che sia, continuaiamo a fare progetti per il futuro, amiamo, ridiamo, piangiamo e ci arrabbiamo. Tuttavia, non dovremmo mai scordarci che siamo esseri umani, non macchine impeccabili e prive di punti deboli.
Proprio per questo, sono convinta che sia importantissimo tutelare noi stessi e la nostra famiglia, perché ogni vita vale la pena di essere vissuta e trovo assurdo che, nonostante gli enormi progressi raggiunti in campo medico, si continui ad essere restii e diffidenti. Nessuna scienza è esatta, ma ciò non significa che bisogna rifuggire in toto i potentissimi strumenti di prevenzione sanitaria di cui siamo in possesso.”

Ricoverata lo scorso 6 gennaio all’ospedale Sant’Antonio di Padova dove la ragazza studia, aveva subito risposto bene alle cure. Conclude ringraziando tutti i medici e gli infermieri si sono presi cura di lei in maniera impeccabile, i suoo coinquilini, Francesco, Sonia e Chiara, che le hanno salvato la vita portandola tempestivamente in ospedale, e tutti gli amici e famigliari che, standole accanto, le hanno dato la forza di combattere contro la malattia.

Infine lascia la libertà di condividere il suo post, in molti hanno raccolto il suo suggerimento da farlo diventare quasi virale e rimbalzare sui media di tutta Italia.