“Anche i nostri piccoli Comuni siano messi in grado di attrarre pensionati dall’estero con la flat tax!”

3 gennaio 2019 | 21:40
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“Anche i nostri piccoli Comuni siano messi in grado di attrarre pensionati dall’estero con la flat tax!”

“Molte Nazioni sono uscite dalla crisi prima di noi con queste misure fiscali”

Scrive Anna Mantini (Lega), consigliere comunale di Fossano.

La proposta di una tassazione ridotta per 5 anni al 7%, sui pensionati che dall’estero decidano di trasferire o di riportare la propria residenza in Italia, per quanto cerchi di allineare la situazione del nostro Paese a quella di altre Nazioni, a noi vicine, più attraenti per i redditi pensionistici, rischia di non centrare del tutto gli obiettivi prefissati.

Se il fine è utilizzare questa leva fiscale per aiutare le aree geografiche economicamente più depresse, allora non va dimenticato che 11 anni di crisi hanno aggravato e approfondito il divario non solo fra Nord e Sud ma pure all’interno di regioni del Nord come il Piemonte.

La stessa “ripresina” in atto sul mercato immobiliare, in termini di ripartenza di affitti e compravendite sul già costruito, conferma come a beneficiarne siano, ovunque, quasi esclusivamente i centri urbani medio-grandi, a scapito dei Comuni più piccoli che formano la gran parte dei nostri territori.

Per questo motivo, e ci sono ora tutte le condizioni per correggere con serenità molti capitoli della manovra di bilancio 2019, la flat tax applicata ai pensionati esteri deve diventare uno strumento di politica economica e sociale per i piccoli Comuni di TUTTA Italia. Questo avrebbe almeno tre vantaggi: una maggiore attrattività di tutto il Paese, da Sud a Nord, nei confronti di una categoria sociale titolare di redditi certi e stabili; un incentivo per i piccoli centri a promuovere la riqualificazione urbana e residenziale coinvolgendo le imprese edili e commerciali e i servizi socio-sanitari; una calamita a costo zero per lo Stato per attrarre redditi oggi non interessati a trasferirsi in Italia, e con entrate aggiuntive per finanziare servizi pubblici e sociali per TUTTI gli anziani e le famiglie, oggi esposti a tagli e rincari spropositati. Limitarla geograficamente vuol dire indebolirla in partenza?

Molte Nazioni sono uscite dalla crisi prima di noi con queste misure fiscali, ma applicate al 100% e non a metà. Su questo tema l’augurio, oltre che di buon Anno, è che le Associazioni di categoria dei piccoli Comuni e delle Unioni Montane dicano la loro in maniera coesa e forte, per impedire che le nostre Terre Alte, e non soltanto queste, perdano un altro treno…