A scuola fuori dalla scuola. Due giornate di approfondimento, per gli studenti del Cravetta di Savigliano

21 gennaio 2019 | 12:01
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A scuola fuori dalla scuola. Due giornate di approfondimento, per gli studenti del Cravetta di Savigliano
A scuola fuori dalla scuola. Due giornate di approfondimento, per gli studenti del Cravetta di Savigliano
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A scuola fuori dalla scuola. Due giornate di approfondimento, per gli studenti del Cravetta di Savigliano
A scuola fuori dalla scuola. Due giornate di approfondimento, per gli studenti del Cravetta di Savigliano
A scuola fuori dalla scuola. Due giornate di approfondimento, per gli studenti del Cravetta di Savigliano

Un programma diverso ha caratterizzato le visite delle classi coinvolte, ognuna concepita come sviluppo dei programmi svolti a scuola, come strumento didattico per favorire la crescita culturale e umana degli studenti

Savigliano.  Due giornate di approfondimento culturale per gli studenti dell’Istituto Cravetta, mercoledì 16 e giovedì 17 gennaio, hanno coinvolto molte classi dei corsi Tecnici: “Grafica e comunicazione” e “Turismo”. Un diverso programma ha caratterizzato le visite delle classi coinvolte, ognuna concepita come sviluppo dei programmi svolti in classe, come strumento didattico per favorire la crescita culturale e umana degli studenti.

Il 17 gennaio le due classi prime (corso “Grafica e comunicazione”) hanno avuto modo di scoprire le stratificazioni storiche che caratterizzano molte nostre città; una visita ad Alba sotterranea, curata dall’associazione “Ambiente e Cultura. I saperi archeologici storici e naturalistici del territori”, ha consentito agli studenti di sperimentare direttamente come sull’Alba Pompeia, il nome della città durante l’epoca romana, si sia via via costruita la città medievale fino a quella moderna, lasciando tracce documentarie plasmando i lineamenti urbani attuali.

Contemporaneamente gli studenti del terzo anno dello stesso corso visitavano, alla “Fondazione Ferrero”, la mostra dedicata a due delle avanguardie storiche del novecento: il dadaismo e il surrealismo curata da Marco Vallora; l’esposizione si avvale, nella quasi totalità, di opere provenienti dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam ha un titolo suggestivo: “Dal Nulla al Sogno”.

I due termini fanno espresso riferimento alle istanze che caratterizzano i due movimenti; il nulla è la sintesi per parlare della radicalità antiartistica del dadaismo, nato nel 1916 nella Svizzera neutrale durante il primo conflitto mondiale; il Sogno allude chiaramente allo sviluppo della prima avanguardia nel segno della psicanalisi che, dalla Vienna del 1896, apriva le porte a nuovi territori sconvolgendo le trame razionali offrendo agli artisti nuovi territori creativi. La giornata è poi proseguita raggiungendo Dogliani, per visitare la calcografia “Al Pozzo”, una stamperia d’arte nella città einaudiana.

Il nostro paese si caratterizza spesso per realtà produttive di nicchia, che coltivano tecniche particolari, che altrimenti andrebbero perdute. Gli studenti hanno avuto modo di partecipare ad una “visita aziendale” accompagnati dai titolari, scoprendo le tecniche che hanno deciso di preservare. Dal 1976 Antonio Liboà e Teresita Terreno hanno intrapreso un percorso di stampa d’arte calcografica e tipografica; verso la metà degli anni Novanta entra a far parte dell’equipe della l’architetto Ivan Terreno.

Nel corso di quasi cinquant’anni sono andati sempre più specializzandosi, anche realizzando carte fabbricate a mano e realizzando una produzione editoriale realizzata esclusivamente con caratteri mobili, volumi ovviamente a tiratura limitata rivolta ad appassionati e biblofili. Nel pomeriggio dello stesso giorno e nel giorno precedente le classi quarte e quinte dei due corsi hanno avuto modo di visitare la stessa mostra cogliendo l’occasione formidabile di poter vedere con i propri occhi opere straordinarie.