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Cronaca
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“Tir lumaca” sul Tenda: parte il corteo di protesta

28 dicembre 2018 | 09:20
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“Tir lumaca” sul Tenda: parte il corteo di protesta
“Tir lumaca” sul Tenda: parte il corteo di protesta
“Tir lumaca” sul Tenda: parte il corteo di protesta

Contro il divieto di circolazione dei tir che superano le 19 tonnellate emesso dai sindaci francesi

Ventimiglia. Oltre trenta autotrasportatori, provenienti dalle province di Cuneo e Imperia e dalla Francia, si sono radunati stamani nel piazzale di Trucco per dare vita ad un corteo di tir “lumaca” fino al confine italo-francese di Fanghetto, nel Comune di Olivetta San Michele: una forma di protesta contro il divieto emesso dai sindaci francesi dei comuni della val Roja che impedisce ai mezzi superiori alle 19 tonnellate di transitare sulla SS20, la strada che collega Ventimiglia alla provincia di Cuneo.

“Chiediamo alle autorità francesi, ai sindaci e al dipartimento di abolire questo divieto che riteniamo inutile, ingiusto e discriminatorio nei confronti di chi lavora”, dichiara Guido Rossi, segretario di Astra Cuneo, associazione di trasportatori, “In questo ultimo anno e mezzo, i camion hanno dovuto percorrere 200 km in più rispetto al tragitto originario, quando esiste una strada tracciata per collegare la provincia di Cuneo al Ponente ligure: una strada che è stata bloccata da un accordo unilaterale, senza nessun accordo preventivo, senza sedersi attorno a un tavolo per cercare soluzioni di mediazione”.

“Vogliamo che il Governo chieda ad Anas (gestore del tratto italiano del tragitto) di imporre il divieto di transito sopra le 19 tonnellate anche in territorio italiano”, aggiunge Rossi, “Altrimenti è ingiusto che i camion francesi possano transitare, non avendo alcun divieto, per rifornire la valle. Che passino da Sospel: se i divieti valgono, devono valere per tutti”.

“E’ un divieto della vergogna”, gli fa eco Aldo Caranta, vice presidente nazionale e presidente per la provincia di Cuneo di Confartigianato Trasporti, “Abbiamo già provato in tutti i modi a far togliere il divieto, ma i francesi non vogliono neanche parlare con noi. Per questo abbiamo deciso di indire una manifestazione, creare dei disagi e far parlare di quello che sta succedendo”.

“Quello della val Roya è un passaggio internazionale e non può essere vietato a chi trasporta le merci”, aggiunge Caranta, “Istituendo il divieto hanno creato un danno economico considerevole”. Non potendo utilizzare il tragitto più breve, i camionisti sono costretti a passare dal colle di Nave o percorrere l’autostrada Torino-Savona e poi Savona-Ventimiglia, allungando il viaggio di oltre cento chilometri.

“Oltre ai sindaci francesi”, spiega Aldo Caranta, “Anche quelli della valle Vermenagna remano contro di noi asserendo che quello della val Roya è un passaggio esclusivamente turistico. I politici del cuneese ci hanno lasciato soli”.