Qualivita 2018 su produzioni IG certifica straordinario stato di salute del settore in provincia di Cuneo

17 dicembre 2018 | 16:46
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Qualivita 2018 su produzioni IG certifica straordinario stato di salute del settore in provincia di Cuneo

Il rapporto che certifica la crescita del valore economico delle produzioni a indicazione geografica dimostra ancora una volta che il sistema cuneese sia la punta di diamante del Made in Italy

Cuneo.  E’ stato presentato nella giornata del 13 dicembre a Roma il Rapporto Ismea – Qualivita 2018, l’indagine annuale che analizza i valori economici e produttivi della qualità delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP STG.

Un rapporto che certifica la crescita del valore economico delle produzioni a indicazione geografica continua inarrestabile per l’Italia, che vanta un primato mondiale con 822 prodotti DOP, IGP, STG registrati a livello europeo su 3.036 totali nel mondo, e che certifica anche lo straordinario stato di salute del settore in Provincia di Cuneo.

Il comparto delle IG italiane esprime i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi e per la prima volta supera i 15.2 milianrdi di euro di valore alla produzione per un contributo del 18% al valore economico complessivo del settore agroalimentare nazionale, e che vede la Provincia di Cuneo arrivare a quasi 700 milioni di euro con il più alto indice di crescita nazionale nel 2017 con un + 15,5%.

Se il settore agroalimentare italiano ha visto crescere il proprio valore del +2,1%, il settore delle DOP IGP ha ottenuto un risultato migliore pari al +2,6%. Continua a crescere l’export delle IG Made in Italy che raggiunge gli 8.8 miliardi di euro (+4,7%) pari al 21% dell’export agroalimentare italiano. Bene anche i consumi interni nella GDO che continuano a mostrare trend positivi con una crescita del +6,9% per le vendite Food a peso fisso e del +4,9% per il vino.

In particolare il settore Food sfiora i 7 miliardi di valore alla produzione e 3.5 miliardi all’export per una crescita del +3,5%, mentre raggiunge i 14.7 miliardi al consumo con un +6,4% sul 2016. Il comparto Wine vale 8.3 miliardi alla produzione (+2%) e 5,3 miliardi all’export (su un totale di circa 6 miliardi del settore), per quanto riguarda l’impatto territoriale, Veneto ed Emilia trainano il settore IG.

I dati che emergono dal Rapporto dimostrano ancora una volta che il sistema delle indicazioni geografiche sia la punta di diamante del Made in Italy e rappresenti un enorme valore aggiunto anche perchè lega in modo indissolubile il territorio, le sue produzioni, ma anche la sua cultura e le sue tradizioni con il turismo e l’enogastronomia.

La scommessa su questo modello di agricoltura, sulla sua qualità, sulla sua trasparenza e tracciabilità, e sulla sua caratterizzazione produttiva e territoriale, dove l’origine, i disciplinari produttivi, e in ultima analisi la qualità garantita dei prodotti, è il cuore del rapporto tra produttori e consumatori, ha garantito negli anni una crescita costante nel settore sia di credibilità sia di risultati economici.

In questo quadro la Provincia di Cuneo si conferma la prima in Italia per trend di crescita per produzioni di qualità nel dato totale di Food e Wine complessivamente, e comunque tra le prime in tutte e due le classifiche distinte, con grande merito dei produttori e dell’intera filiera, ma anche dell’efficacia dello strumento delle Dop, Doc Docg e delle Igp, e dell’attività di promozione e di valorizzazione che negli anni si è postata avanti.

I dati diffusi da ISMEA, l’Istituto di servizi al mercato agricolo e alimentare, con il 16° rapporto sulle produzioni di qualità del “Made in Italy” agroalimentare sono la miglior dimostrazione dell’impegno, del lavoro e della competenza e della capacità di visione strategica dei nostri imprenditori, dei nostri agricoltori, e di tutta la filiera agricola.

Una filiera agricola, che anche con questi risultati dimostra la sua vitalità, e si conferma pilastro fondamentale di tutta la nostra economia provinciale, con tutto l’export di prodotti e di indotto, e straordinario biglietto da visita di qualità per il settore turistico e ricettivo.

Rapporto con l’ambiente, con il territorio, radici nella cultura e nelle tradizioni locali sono alla base dei disciplinari produttivi di tutti i prodotti ad indicazione di origine, e sono alla base dell’idea stessa di prodotti di qualità, che hanno reso grande la nostra agricoltura, che ha saputo scommetterci, e i risultati, pur in una stagione non facile, si vedono, e bene ha fatto e fa tutta la filiera produttiva a continuare a crederci e le Istituzioni ad accompagnare questa scommessa.