Per gli allevatori di “Compral Latte” si chiude si chiude un’annata in positivo

18 dicembre 2018 | 17:58
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Per gli allevatori di “Compral Latte” si chiude si chiude un’annata in positivo

A livello generale la produzione di latte, dopo il calo fisiologico dell’estate, è tornata ad aumentare progressivamente, attestandosi su valori eccellenti

Fossano.  Si è tenuto oggi l’incontro di fine anno della cooperativa Compral Latte, cui hanno preso parte 230 soci.

L’incontro giunge al termine di una campagna dagli ottimi risultati per Compral Latte e per le aziende cuneesi e piemontesi che, aderendovi, conferiscono il latte – 5.000 quintali al giorno – al polverizzatore Inalpi di Moretta, in cui si produce latte in polvere destinato principalmente alla Ferrero di Alba.
Il Presidente della cooperativa, Raffaele Tortalla, ha ribadito l’importanza di far parte della filiera Inalpi-Ferrero per una maggiore valorizzazione del latte dei soci e la necessità dei controlli Ferrero, cui sono sottoposti annualmente i conferenti, per garantire un ulteriore premio economico. “Per i produttori della cooperativa ci sono stati riscontri positivi sul prezzo, con buone ricadute per l’economia dell’intero territorio – commenta Tortalla -. La campagna 2019 si appresta ad iniziare sotto i migliori auspici”.

A livello generale la produzione di latte, dopo il calo fisiologico dell’estate, è tornata ad aumentare progressivamente, attestandosi su valori eccellenti.
Quanto ai prezzi, tra aprile ed inizio dicembre il prezzo medio pagato ai soci Compral Latte, già al netto dei costi di gestione, è stato di circa 40,5 centesimi al litro. A novembre il prezzo medio pagato agli allevatori è stato di 40,7 cent/litro e a dicembre, complice la risalita dell’indice di 1 millesimo, è atteso a 41 cent/litro.

“La nostra provincia vanta un progetto virtuoso di filiera, basato sul lavoro sinergico di Compral Latte e di importanti gruppi industriali, che speriamo sia da esempio per ulteriori sviluppi nel settore lattiero-caseario, ma non solo – commentano Fabrizio Galliati e Bruno Rivarossa di Coldiretti Piemonte -. Servono coraggio e attivismo da parte dell’industria per investimenti concreti, che valorizzino al meglio le peculiarità del nostro prodotto, garantiscano la giusta remunerazione alle nostre aziende e creino nuove, importanti opportunità”.