Parte dal Piemonte il dialogo su qualità e sicurezza alimentare

3 dicembre 2018 | 16:12
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Parte dal Piemonte il dialogo su qualità e sicurezza alimentare

Franco Biraghi: “Confindustria Piemonte apre un dialogo con Regione e Ministeri della Salute e delle Politiche agricole per valutare in anteprima il nuovo sistema dei controlli sulla filiera agroalimentare”

Regione. La Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte ha invitato le Istituzioni insieme ai principali attori del territorio e alle aziende del comparto ad un importante momento di confronto, martedì 4 dicembre, sul tema dei controlli lungo la filiera alimentare. L’incontro dal titolo “Verso il nuovo sistema dei controlli ufficiali sulla catena alimentare: aspetti innovativi, criticità e opportunità del regolamento 625/2017” si svolgerà dalle 14.15 presso il Centro Congressi di Confindustria Torino (via Vincenzo Vela, 17), a Torino.

Aprirà i lavori Franco Biraghi, presidente della Commissione Agroalimentare e seguirà il saluto dell’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero. Si entrerà poi nel vivo del dibattito per approfondire gli aspetti innovativi, le criticità e le opportunità del regolamento 625/2017.

Un’occasione importante di confronto per tutti gli addetti ai lavori, ma anche per gli organi di stampa, che servirà a focalizzare un tema di grande interesse. A partire dal 2020, infatti, sarà adottato un nuovo sistema europeo dei controlli ufficiali sulla catena alimentare e all’Italia, come agli altri Stati membri, è stato demandato il compito di designare le autorità che saranno preposte alle verifiche.

“L’incontro vedrà il coinvolgimento della Regione, del Ministero della Salute e del Ministero delle Politiche Agricole – commenta il presidente della Commissione Agroalimentare, Franco Biraghiperché come Confindustria vogliamo aprire la porta ad una collaborazione nuova e ancora più sinergica con gli enti preposti al controllo”.

“Questa iniziativa parte dal Piemonte, regione leader in campo alimentare, da sempre attenta alla sicurezza degli alimenti, perché la nostra cultura alimentare – prosegue Biraghiè un fattore insostituibile, siamo consapevoli di custodire le più preziose eccellenze food & wine che fanno grande il patrimonio agroalimentare della tradizione italiana e noi per primi vogliamo salvaguardarle, instaurando un dialogo costruttivo con gli enti che hanno il compito di tutelare la sicurezza dei consumatori”.