In Consiglio comunale un primo passo verso una nuova scuola a Bra

21 dicembre 2018 | 15:26
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In Consiglio comunale un primo passo verso una nuova scuola a Bra

Approvata la variante parziale al PRGC per il cambio di destinazione d’uso dell’ex scalo merci

Bra.   Il consiglio comunale, nel corso della seduta di giovedì 20 dicembre 2018 ha esaminato la variante parziale al PRGC relativa al cambio di destinazione d’uso dell’ex scalo merci accanto alla stazione ferroviaria, in vista della conseguente realizzazione, in tale sito, di un nuovo edificio scolastico in cui ricollocare l’attuale scuola media “Piumati” di via Barbacana. Il tutto, in locali adeguati e all’avanguardia, in area comoda al centro urbano, vicina ad altri servizi (biblioteca, mensa, impianti sportivi) e ai trasporti. “Con orgoglio presento uno dei primi passi verso la realizzazione di un obiettivo che questa Amministrazione si era posta a inizio mandato – ha commentato il Sindaco Bruna Sibille –, che non riguarda solo un istituto scolastico, ma comprende anche una serie di interventi mirati alla riqualificazione dell’area e al ridisegno di una importante porzione di tessuto urbano, con nuove previsioni viabilistiche e una riorganizzazione dei parcheggi pubblici”.

Tra le soluzioni di miglioramento al traffico proposte dallo studio preliminare redatto dalla società Mobiliter, già incaricata della redazione del Pums, una viabilità esterna all’asse di via Trento e Trieste, la previsione di una corsia riservata al trasporto pubblico locale, la garanzia di una migliore immissione dall’area di Piazza Giolitti attraverso la realizzazione di una rotonda, la realizzazione di una pista ciclabile e il divieto di svolta a sinistra per eliminare gli attraversamenti di corsia, a cui si aggiungeranno “eventuali correttivi in itinere” come ha annunciato il consigliere Guido Gaia (Partito Democratico), che ha rimarcato l’importanza di comportamenti ambientali consapevoli e sostenibili.

Riconoscendo comunque la positività dello spostamento di un istituto scolastico in locali più adatti, la minoranza ha espresso perplessità e contrarietà su questioni relative all’intervento. Su tutte, la localizzazione, individuata “in un nodo viario già particolarmente congestionato”. “Scarsa programmazione, mancanza di condivisione e di considerazione dei numeri che interessano questo comparto di traffico” è il commento di Davide Tripodi (Bra Domani), che unitamente ad altri consiglieri di minoranza sollecita un ripensamento.

Sono “inadeguate le ipotizzate misure relative alla viabilità, con conseguente aumento dei carichi di traffico e dell’inquinamento atmosferico” per Marco Ellena (Forza Italia), che propone di legare al progetto “anche la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale dalla stazione e il suo possibile interramento”.Oltre ad essere ad alto traffico urbano, la zona presenta un forte inquinamento acustico ed è inadeguata alla costruzione di una scuola” ha commentato il consigliere Claudio Allasia (Movimento 5 stelle Bra), che “si aspettava un ragionamento anche sull’interramento dei binari, di cui non c’è traccia né in questa variante né nel bilancio previsionale”.

“Qualunque decisione che può cambiare il volto al cuore della città andrebbe presa con cautela, auspicavo uno studio con maggiore visione futura – è il commento di Ab Amajou (Bra Città per vivere), che afferma che “c’è un potenziale incredibile in altre aree della città”.“Solo delocalizzare dal centro cittadino permetterebbe di rendere sostenibile la mobilità” secondo il consigliere Roberto Marengo (Somaglia per Bra), che sottolinea anche i risvolti ambientali e i costi del progetto, “che impegnerebbe le future amministrazioni per 30 anni”, mentre Massimo Somaglia (Forza Italia) sottolinea come, “a fronte di un iter partito nel 2015, la scelta –di cui non trova traccia negli impegni elettorali- sia stata condivisa solo recentemente”.

“Siamo favorevoli a impegni economici anche importanti per realizzare una nuova scuola, a patto però che si tratti della giusta destinazione, e questa non lo è” è il commento di Sergio Panero (Bra Domani), secondo il quale i 7 milioni previsti dal bando non sarebbero “sufficienti a coprire tutte le opere completementari, che garantirebbero la sostenibilità del progetto”.

Dalle file della maggioranza, il consigliere Nino Cornaglia (Con Sibille per Bra), sottolineando il costruttivo confronto di tutti i consiglieri nell’ambito del dibattito, ha evidenziato “il coraggio di una Amministrazione che vuole investire sulla scuola e sulla mobilità sostenibile”, mentre Pietro Ferrero (Con Sibille per Bra), comunicando che “tutte le varie possibilità sono state prese in considerazione”, aggiunge che rinunciare a questa scelta “sarebbe un’occasione persa”. La delibera è stata approvata con 10 voti a favore e 7 contrari.