Cinghiali, Coldiretti Cuneo: bene il sì della Regione all’intervento diretto degli agricoltori

27 dicembre 2018 | 11:47
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Cinghiali, Coldiretti Cuneo: bene il sì della Regione all’intervento diretto degli agricoltori

La Giunta regionale corregge le storture contenute nel “provvedimento Omnibus” adottato alcune settimane fa

Cuneo. Per i nostri agricoltori si apre la possibilità di intervenire direttamente nell’azione di contenimento dei cinghiali, in possesso delle necessarie autorizzazioni.
È quanto prevede la disposizione approvata dalla Giunta regionale, che corregge le storture contenute nel “provvedimento Omnibus” adottato alcune settimane fa.

In attesa di una soluzione definitiva al grave problema della presenza incontrollata dei cinghiali, questo provvedimento rappresenta un passo avanti per tutti gli imprenditori agricoli che da anni fanno i conti con gli ingenti danni causati alle coltivazioni.
Il pressing di Coldiretti ha dato i suoi frutti, aprendo la strada alla reintroduzione degli aspetti più innovativi della nuova Legge regionale sulla caccia – come le misure straordinarie di controllo della fauna selvatica – che l’Omnibus aveva abrogato.

Secondo la norma regionale, i Piani predisposti dalle Province per controllare la proliferazione dei cinghiali devono comprendere interventi d’urgenza per garantire una tempestiva azione in caso di danneggiamenti in atto e interventi programmati per il controllo della presenza della specie sul territorio.

Tuttavia, denuncia il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo, “il Piano di controllo della fauna selvatica della Provincia di Cuneo risulta scaduto, un paradosso che paralizza ogni possibilità di intervento a tutela delle nostre aziende agricole su un territorio già pesantemente colpito”.

Alla luce delle possibilità che la Regione mette a disposizione di proprietari e conduttori dei fondi – prosegue Moncalvoè indispensabile che la Provincia intervenga rapidamente per predisporre e rendere operativo al più presto un nuovo Piano”.

Come più volte segnalato, la situazione in molti casi è così grave da rendere incompatibile la normale attività agricola con la diffusione dei cinghiali, senza contare il rischio di incidenti stradali di cui sono responsabili questi animali, seria minaccia all’incolumità delle persone.