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Ricavi non dichiarati per 400mila euro: nei guai ente no-profit di Bra

19 novembre 2018 | 17:20
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Ricavi non dichiarati per 400mila euro: nei guai ente no-profit di Bra

I finanzieri hanno avviato un controllo fiscale nei confronti di un’associazione culturale operante nel centro storico e dedita alla commercializzazione di prodotti enogastronomici, svelandone la reale natura commerciale

Bra.  Nei giorni scorsi le fiamme gialle hanno concluso un efficace servizio di polizia economico-finanziaria all’esito del quale sono state rilevate numerose irregolarità in capo ad un ente no-profit.

Nel dettaglio i finanzieri hanno avviato un controllo fiscale nei confronti di un’associazione culturale operante nel centro storico braidese e dedita alla commercializzazione di prodotti enogastronomici, svelandone la reale natura commerciale.

Tale conclusione investigativa, iniziata con l’analisi procedimentale della posizione di impiego delle persone usualmente adoperate per lo sviluppo delle attività asseritamente associative, è proseguita con la certificazione dell’assenza di quelle caratteristiche organizzative proprie di un ente associativo.

Al merito è stata valorizzata la carenza di convocazioni periodiche degli associati, l’assenza di atti idonei a documentare la realizzazione delle suddette assemblee nonché la mancata raccolta delle autorizzazioni al trattamento dei dati personali, così come previsto dalla vigente normativa posta a presidio della privacy.

All’esito dell’attività gli ispettori hanno contestato numerose violazioni di natura formale e sostanziale: oltre a non aver presentato le previste dichiarazioni fiscali il contribuente non ha contabilizzato ricavi per oltre 400.000 euro, sì da sottrarsi in maniera significativa al peso fiscale gravante sui redditi generati e da godere di un vantaggio competitivo dalla genesi illecita.

Sono in programma ulteriori attività ispettive nel medesimo settore, orientate a bonificare l’area dalle false strutture no-profit, nella prospettiva di tutelare le imprese rispettose delle regole di mercato”.