Radicali e +Europa Cuneo: “Su Decreto Legge Salvini, intervengano i consigli comunali”

14 novembre 2018 | 14:30
Share0
Radicali e +Europa Cuneo: “Su Decreto Legge Salvini, intervengano i consigli comunali”

Filippa e Blengino: “Questo Decreto favorisce l’illegalità e l’isolamento degli immigrati. Servono regole chiare, che puntino su integrazione e rispetto dei diritti umani”

Cuneo. Radicali e +Europa Cuneo lanciano un appello ai Consigli Comunali di zona per approvare mozioni contro il Decreto Legge Salvini, attualmente in corso di conversione, che prevede l’eliminazione della possibilità di rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari, degli sportelli comunali che forniscono attività informative di supporto e di assistenza agli stranieri che intendano accedere ai programmi di rimpatrio volontario assistito ed a causa del quale il sistema SPRAR verrebbe gravemente minato.

Ad annunciarlo sono Marco Filippa e Filippo Blengino (Radicali Italiani), che aggiungono: “Questo Decreto favorisce l’illegalità e l’isolamento degli immigrati. Servono regole chiare, che puntino su integrazione e rispetto dei diritti umani. L’anno scorso – continuano i due Radicali – abbiamo presentato al Parlamento 90mila firme per la proposta di legge “Ero Straniero-L’umanità che fa bene”, che puntava su una seria riforma del sistema di accoglienza e di integrazione.  Bisognerebbe partire da questa proposta se ci fosse la volontà di governare realmente il fenomeno migratorio, partendo da una proposta condivisa nata da migliaia di cittadini italiani. Abbiamo ottenuto un impegno dal Presidente della Camera Roberto Fico per calendarizzare la proposta di Legge ma – concludono Filippa e Blengino – chiediamo ai Consiglieri comunali, soprattutto a quelli vicini alle tematiche sociali, di presentare mozioni per impegnare i Sindaci e le Giunte Comunali a chiedere al Ministro dell’Interno ed al Governo di sospendere l’iter parlamentare e gli effetti dell’applicazione del Decreto Salvini, nonché di aprire un confronto con i singolo Comuni al fine di valutare le conseguenze in termini economici, sociali e sulla sicurezza del provvedimento”.