Le riflessioni di Gianna Gancia sull’opera cinematografica in arrivo nelle sale “Rosso Istria – Red Land”

1 novembre 2018 | 17:01
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Le riflessioni di Gianna Gancia sull’opera cinematografica in arrivo nelle sale “Rosso Istria – Red Land”

“Il film sul martirio di Norma Cossetto rende merito a un impegno partito dalla Granda con Anna Mantini”

Regione. La capo gruppo della Lega Regione Piemonte, Gianna Gancia, scrive:

In questo giorno riflessivo e di memoria per i Cari defunti, è ancora più doveroso e appropriato il ricordo che voglio indirizzare, come donna prima ancora che come esponente politica, a Norma Cossetto: una giovane studentessa italiana che nel pieno della propria vita, 23enne nel 1943, pur sullo sfondo della drammatica Guerra in corso non rinunciava a coltivare l’ottimismo verso un avvenire migliore e pacificato. Per questo trascorreva le giornate sui libri universitari della facoltà di Lettere e in sella a una bicicletta con la quale girava per studiare in presa diretta la propria amata terra di famiglia, quella “Istria Rossa” di roccia da alluminio che, da lì a poco, la crudeltà delle milizie comuniste italiane e jugoslave, al comando di Tito, avrebbe trasformato in una raccapricciante fossa comune, facendone la terra delle Foibe.

Il martirio di Norma, di una ragazza che ha pagato con la vita le idee politiche del padre, arrestata e detenuta arbitrariamente e sottoposta a torture e abusi indicibili a opera dei cosiddetti “partigiani”, e poi da questi scaraventata in una fossa con le mani segnate dal filo di ferro, viene finalmente riconosciuto in tutta la sua barbarie dalla cinematografia italiana, dopo 75 anni di silenzi e di omissioni opportunistiche.

Il film “Rosso Istria – Red Land”, riporta l’Italia a essere un Paese che fa i conti con un passato a tratti scomodo, nel quale la storia insegnata a scuola ai nostri figli, e a noi stessi, ha sempre avuto la “s” minuscola perché scritta sul “sangue dei vinti”, e qui utilizzo l’espressione utilizzata da un grande giornalista e scrittore veramente progressista e coraggioso come Giampaolo Pansa.

Un film che, per restare nel territorio del Piemonte e della provincia di Cuneo, conferma lo straordinario merito dell’impegno dell’amica Anna Mantini, validissima Assessore nella Giunta provinciale da me presieduta fino al 2014, nel proporre e ottenere la intitolazione, nella sua Città di Fossano, di una piazza intitolata a Norma Cossetto, favorendo la conoscenza di quella vicenda tragica presso le Istituzioni locali e gli Studenti. Perché, se adesso la vicenda delle Foibe può dirsi universalmente riconosciuta come pagina di barbarie a danno del Popolo Italiano da parte dei comunisti slavi, e anche nostrani, solo nel 2005 si è arrivati al conferimento, da parte della Presidenza della Repubblica, della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria di Norma Cossetto e solo adesso arriva questo documento cinematografico attraverso il quale viene reso tardivo omaggio a una figura femminile paragonabile, per coraggio e terribile epilogo, a quella di Anna Frank.

Per questo sono ancora più orgogliosa del fatto che proprio dalla mia terra, e da una mia cara amica e collega di militanza politico-amministrativa, sia partita con lungimiranza la battaglia civica per restituire a Norma una dignità troppo a lungo negata.